Bambino di 8 anni si impicca nella sua camera dopo un rimprovero dei genitori: dramma a Travagliato
Sarebbe stato un rimprovero dei genitori il motivo – probabilmente la causa scatenante – che ha spinto un bambino di soli otto anni a chiudersi nella sua cameretta e a tentare il suicidio, impiccandosi. Il dramma è accaduto a Travagliato, in provincia di Brescia, in una famiglia di origine pakistana. L'episodio è avvenuto ieri pomeriggio, subito dopo pranzo, quando il bambino era appena tornato da scuola per pranzare e sarebbe dovuto poi rientrare nell'istituto per le lezioni pomeridiane. Mamma e papà lo hanno rimproverato: non si conoscono i motivi né il tono del rimprovero, ma naturalmente non è possibile attribuire a un solo episodio la causa di un evento così tragico. Fatto sta che subito dopo la strigliata dei genitori il bambino si è chiuso nella sua camera: anche questo, come il rimprovero, un comportamento che ogni giorno avviene nelle case di milioni di persone.
La madre e la sorella hanno trovato il bimbo impiccato nella sua camera
È toccato alla madre e alla sorella del ragazzino scoprire quanto era avvenuto: poco dopo il rimprovero, sono entrate in camera e lo hanno trovato privo di sensi in un armadio, dove il piccolo si era impiccato con una sciarpa. Dopo le urla e la disperazione, immediata è partita la richiesta d'aiuto al 118. Il personale medico in un primo momento sarebbe riuscito a rianimare il bimbo, che è stato poi trasportato d'urgenza agli Spedali Civili di Brescia e ricoverato in condizioni critiche. Nella notte, purtroppo, la tragica notizia: il bimbo non ce l'ha fatta ed è deceduto, lasciando nello sconforto più profondo la famiglia e tutto il paese. La dinamica della tragedia, per quanto assurda, è apparsa chiara agli inquirenti, che avrebbero escluso responsabilità dei genitori in quanto accaduto. Da quanto risulta il bambino non ha lasciato nulla – né una lettera, né una frase sui quaderni – che possa spiegare le ragioni del suo gesto.