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Bagnolo Mella, bimba di 9 anni travolta e uccisa da suv, investitore: “Non mi sono accorto di nulla”

Non si sarebbe accorto di aver investito e ucciso la piccola Manar, la bimba di soli 9 anni, travolta da un suv nella serata di domenica, l’uomo alla guida della vettura: il gip del tribunale di Brescia ha confermato gli arresti domiciliari per il 43enne che dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale.
A cura di Chiara Ammendola
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La piccola Manar uccisa da un suv a Bagnolo Mella
La piccola Manar uccisa da un suv a Bagnolo Mella

L'uomo che ha investito e ucciso la piccola Manar di soli 9 anni rimarrà agli arresti domiciliari: al termine dell'interrogatorio tenutosi quest'oggi il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia, Paolo Mainardi, ha infatti deciso di non convalidare l'arresto, ma di mantenere i domiciliari per il 43enne che domenica sera, a Bagnolo Mella, nel Bresciano, ha travolto e ucciso la piccola.

L'investitore si è costituito il giorno dopo

L'uomo che ha risposto alle domande del giudice stando a quanto si apprende avrebbe confermato quanto già riferito agli inquirenti subito dopo l'arresto: "Non mi sono accorto di nulla". Per questo dunque non si sarebbe fermato a prestare soccorso dopo aver travolto Manar e la madre intente ad attraversare sulle strisce pedonali domenica sera dopo aver trascorso una serata al parco in famiglia. Pochi metri più dietro infatti c'erano il padre e la sorellina di pochi mesi di Manar che hanno assistito alla scena e che fortunatamente non sono stati centrati dall'auto di grossa cilindrata che ha continuato la sua corsa svanendo nel buio della sera.

Deve rispondere dell'accusa di omicidio stradale aggravato da omissione di soccorso

Il 43enne, padre di 2 figli senza precedenti, si è costituito in Procura a Brescia il giorno dopo ammettendo anche in quel caso di non essersi accorto di aver investito la bimba: al pubblico ministero Maria Cristina Bonomo avrebbe raccontato che era molto stanco al momento dell'incidente e che si sarebbe reso conto di quanto accaduto solo in seguito. Sottoposto alle analisi richieste in questi casi il 43enne bresciano non è risultato essere né sotto effetto di droga né di alcol quando ha travolto la piccola Manar: deve rispondere di omicidio stradale aggravato dall'omissione di soccorso per essere fuggito dopo l'impatto. Intanto la mamma della bimba ricoverato in ospedale dopo l'incidente di domenica è stata già dimessa con un prognosi di sette giorni per lievi ferite.

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