Autostrada Pedemontana, niente soldi per finire l’opera. Il Pd: “La pagheranno i lombardi”
A partire dal primo novembre le tratte completate dell'autostrada Pedemontana, finora gratuite, diventano a pagamento. L'aveva annunciato tempo fa il governatore lombardo Roberto Maroni, assicurando la percorrenza gratuita fino al termine di Expo. Detto, fatto. Ma sul completamento dell'infrastruttura, finita recentemente nel mirino del presidente dell'Anac Raffaele Cantone per i costi lievitati del 47 per cento rispetto al progetto iniziale, si addensano ombre. Non ci sarebbero infatti le risorse finanziarie per ultimare l'autostrada, nata con l'obiettivo di decongestionare il traffico a nord di Milano offrendo un'alternativa alla A4.
L'audizione in commissione: "Pedemontana rimane scoperta finanziariamente"
Giovedì 29 ottobre il presidente di Pedemontana Massimo Sarmi e l'amministratore delegato di Concessionaria autostrade lombarde Paolo Besozzi hanno partecipato a un audizione nella commissione Infrastrutture e mobilità del Consiglio regionale della Lombardia, alla presenza dell'assessore ai Trasporti Alessandro Sorte. E a tirare le fila dell'incontro sono stati i consiglieri regionali del Pd Alessandro Alfieri e Luca Gaffuri: "Ad oggi Pedemontana rimane scoperta finanziariamente – hanno spiegato i consiglieri dem –, mancano le garanzie per il suo completamento e per la realizzazione delle opere compensative previste nel progetto iniziale". A pagare così, per ora saranno i lombardi: "Intanto però si chiede il pagamento del pedaggio da lunedì anche per l’attraverso delle tangenziali di Varese e Como". Residenti e amministratori locali delle città interessate dal pagamento del pedaggio non ci stanno. E infatti, subito dopo l'audizione dei vertici di Pedemontana e Cal, sono stati ascoltati alcuni sindaci e vicesindaci che hanno costituito il Comitato "No pedaggio a Como", decisi a lottare per evitare che chi transita sulla tangenziale debba pagare un obolo.
