Attentato Berlino: l’arma usata da Amri a Sesto è quella che ha ucciso l’autista del tir

Importante conferma nelle indagini sull'attentato di Berlino dello scorso 19 dicembre e sul suo presunto esecutore, il tunisino Anis Amri. I rilievi della polizia scientifica hanno infatti confermato che la pistola con cui fu ucciso l'autista polacco del tir con il quale fu poi compiuta la strage è la stessa utilizzata da Amri per ferire il poliziotto Cristian Movio, l'agente che assieme al collega Luca Scatà fermò il tunisino davanti alla stazione di Sesto San Giovanni.
Si cerca di capire se la pistola è stata usata altrove
Nel corso del successivo conflitto a fuoco Amri, la notte tra 22 e 23 dicembre scorsi, restò ucciso da due colpi sparati da Scatà. In un comunicato diramato dalla Scientifica si spiega che "la comparazione effettuata tra il bossolo esploso dall’arma utilizzata dal terrorista a Sesto e quello repertato dalla Polizia tedesca ha portato inequivocabilmente ad accertare che sono stati espulsi dalla stessa pistola". Non è invece stato utile il proiettile estratto dalla spalla dell’agente ferito, in quanto "troppo danneggiato". Adesso proseguono le indagini degli esperti di balistica per capire se l'arma sia stata utilizzata anche per altri crimini commessi in Italia o all'estero. Le autorità tedesche sono state prontamente informate del nuovo, importante elemento investigativo utile per fare luce sul grave attentato nella Capitale tedesca e sugli spostamenti del presunto killer, la cui fuga è finita alle porte di Milano.