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Attentato a Dacca, tra le vittime la lombarda Maria Riboli: lascia una bimba di 3 anni

Maria Riboli, 34enne residente a Solza, nel Bergamasco, è una delle nove vittime italiane della strage di Dacca, capitale del Bangladesh. Anche Maria, come la gran parte delle altre vittime, lavorava nel campo del settore tessile. La donna lascia la figlia Linda, di appena 3 anni.
A cura di Francesco Loiacono
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Col passare delle ore trapelano sempre maggiori dettagli sull'ultimo sanguinario attentato terroristico compiuto per nome e per conto dell'Isis. Tra le vittime italiane accertate della strage di Dacca, capitale del Bangladesh, c'è anche una giovane madre e lavoratrice lombarda: Maria Riboli. Nata nel 1982 ad Alzano Lombardo, la 34enne Maria dopo essersi sposata nel 2006 si era trasferita a Solza, altro piccolo centro del Bergamasco. Tre anni fa aveva dato alla luce Linda, la sua bambina, rimasta per sempre senza la madre a causa della brutalità di terroristi fanatici.

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Anche Maria, come tante altre vittime italiane dell'attentato di Dacca, lavorava nel campo del settore tessile: la sua presenza nel paese del Sud-est asiatico era temporanea, dovuta a un viaggio per lavoro per conto di un'impresa che si protraeva da alcune settimane. Ieri la 34enne era seduta a cena all’Holey Artisan Bakery, il ristorante-caffè che si trova nella zona della ambasciate, considerata fino a ieri sera a prova di attentati. Così, purtroppo, non è stato. Maria sarebbe stata uccisa da una granata lanciata da uno dei terroristi che hanno fatto irruzione nel locale, mettendo così tragicamente fine alla sua vita e gettando nello sconforto una famiglia e un'intera comunità. Era residente in Lombardia anche un'altra vittima dell'attentato di ieri, il 45enne Claudio Cappelli: nato a Palermo, viveva a Vedano al Lambro (Monza e Brianza).

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