Arresto del sindaco di Lodi, Renzi: “Nessun complotto, ma niente strumentalizzazioni”
All'indomani dell'arresto del sindaco di Lodi, Simone Uggetti, il presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica Rtl. Un intervento per sgombrare il campo da un lato da alcune teorie complottiste avanzate da alcuni esponenti del Pd, dall'altro per ribattere ai partiti politici che hanno approfittato della vicenda, strumentalizzandola per attaccare i democratici: "Non c'è alcun complotto", ha detto Renzi: "Fa male, uno fa di tutto per far vedere le cose positive dell'Italia, c'è sempre un problema ma serve grande chiarezza nei confronti dei magistrati. Piena fiducia nei loro confronti, se gli indagati saranno colpevoli è giusto che paghino, ma nessun tipo di strumentalizzazione di battaglia politica".
Renzi ha poi usato il dialetto romanesco per essere più incisivo: "Complotto? Ma de che. C'è un'indagine in corso, piena fiducia nei magistrati". Le parole del presidente del Consiglio arrivano dopo le reazioni politiche – soprattutto dalla Lega e dal M5s – seguite all'arresto di Uggetti, indagato per turbativa d'asta relativamente al bando per la gestione di due piscine comunali di Lodi.
Le critiche di M5s e Lega: "Il Pd ha un problema col malaffare"
Tra i più polemici i Cinque stelle. Alessandro Di Battista aveva scritto su Facebook che "Gli arresti del Pd non fanno più notizia" e che "Il Pd ha un immenso problema con il malaffare". Di battista aveva poi ricordato la battaglia del M5s per far approvare "un pacchetto anti-corruzione che farebbe risparmiare centinaia di milioni di euro ai cittadini". Ma "gli arresti quotidiani, l'entrata, di fatto, in maggioranza del condannato per corruzione Verdini e tutti gli scandali che hanno travolto il Pd (Expo, Mose, Mafia capitale, Trivellopoli) vi fanno capire perchè non approvano le nostre proposte. Resterebbero in pochi evidentemente. Vi prego, votiamoli via". Sulla stessa linea anche Luigi Di Maio, mentre Beppe Grillo aveva twittato: "Anche oggi un sindaco del Pd arrestato. Il 5 giugno si vota per tornare a respirare: è semplice, basta essere onesti".
Anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha colto l'occasione dell'arresto del sindaco dem Uggetti per ipotizzare un "problema di onestà" nel Pd: "Dopo il presidente del Pd della Campania indagato, dopo il consigliere comunale del Pd di Siracusa arrestato, oggi è il turno del sindaco del pd di Lodi, anche lui arrestato. Forse nel Pd di Renzi c'è qualche problema di onestà? Prossima riunione a San Vittore?".
La replica di Renzi: "La questione morale c'è dappertutto"
La replica di Renzi alle critiche degli altri partiti non si è fatta attendere: "La questione morale c'è dappertutto. C'è nella politica italiana. Chi oggi dice che non c'è, non sarebbe credibile. È evidente che quando hai 50mila amministratori, è possibile che ci siano varie ipotesi di questioni morali". Poi però Renzi ha lanciato un monito a M5s e Lega: "Finiamola di dire che è una lotta tra ladri e onesti. Non è così. Prima di guardare la pagliuzza nell'occhio altrui, guardassero la trave nel proprio. Non possiamo giocare a rinfacciarci le cose. Le persone per bene devono lottare tutte insieme contro i ladri. E noi abbiamo inasprito le pene". Renzi ha poi citato il ritorno di Mario Mantovani al Pirellone – l'ex vicepresidente della Regione è stato scarcerato per un vizio di forma, ma sarà processato per corruzione a giugno, ndr – per rispondere alle accuse di Salvini. Infine, una risposta anche a Vito Crimi, che aveva fatto notare come con la riforma costituzionale Uggetti sarebbe potuto essere senatore protetto da immunità parlamentare: "Parlare di riforma costituzionale in questa vicenda non c'entra niente, è un tentativo di strumentalizzare una vicenda giudiziaria".