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Lombardia, 43 arresti tra politici e imprenditori

Arresti in Lombardia, Comazzi: “Siamo garantisti, no a sciacallaggio contro Forza Italia”

Dopo gli arresti del sottosegretario regionale lombardo Fabio Altitonante e del consigliere comunale di Milano e candidato alle Europee Pietro Tatarella, entrambi di Forza Italia, i vertici lombardi del partito ribadiscono la “piena fiducia nella magistratura”. Gianluca Comazzi e Giulio Gallera, capogruppo e capo delegazione in Regione, si oppongono a “ogni tentativo di sciacallaggio” e ricordano che il partito “da 25 anni porta avanti valori positivi sia dentro che fuori dalle istituzioni”.
A cura di Simone Gorla
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Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Lombardia
Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Lombardia
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Dopo l'arresto del sottosegretario regionale Fabio Altitonante e del consigliere comunale e candidato alle europee Pietro Tatarella "Forza Italia continuerà la sua azione politica sul territorio, contando sui suoi tanti validi amministratori, che da anni lavorano con dedizione per la cosa pubblica, e sulla passione sincera dei nostri militanti. Condanniamo ogni tentativo di sciacallaggio come quello messo in atto da alcuni esponenti politici in queste ore a danno di un intero partito, che da 25 anni porta avanti valori positivi sia dentro che fuori dalle istituzioni”. Lo dichiarano Gianluca Comazzi e Giulio Gallera, capogruppo e capo delegazione di Forza Italia in Regione Lombardia, in seguito all'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, con la guardia di finanza e i carabinieri, che ha portato a 43 arresti tra politici, imprenditori e amministratori. L'inchiesta vede coinvolti i due esponenti azzurri di primo piano, con accuse di corruzione e (per Tatarella) di associazione a delinquere. "Forza Italia crede fermamente nel principio del garantismo: riponiamo piena fiducia nella magistratura e riteniamo doveroso lasciare che le autorità competenti svolgano il proprio lavoro. Non spetta a noi emettere sentenze prima dei giudici” affermano ancora Gianluca Comazzi e Giulio Gallera. “In questi giorni seguiremo tutti gli sviluppi di questa vicenda, per avere un quadro completo".

Le opposizioni insorgono: allontanare subito Altitonante

Durante la seduta del consiglio regionale al Pirellone le forze di opposizione sono andate all'attacco chiedendo la revoca delle deleghe ad Altitonante, sottosegretario alla Rigenerazione e Sviluppo area Expo. "Il presidente ha la responsabilità diretta della nomina di Altitonante a sottosegretario della sua Giunta con la delega delicatissima al futuro dell’area Expo. Altitonante va allontanato immediatamente come chiede una mozione urgente che abbiamo depositato", ha dichiarato Andrea Fiasconaro, capogruppo del M5S Lombardia. Da parte sua il governatore Attilio Fontana ha ricordato di essere "parte offesa", per aver subito pressioni e un tentativo di corruzione. "Quindi per rispetto della magistratura le cose che dovrò dire le dirò a loro". Ma il procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco ha detto che la posizione del governatore è al vaglio dei magistrati per un incarico che l’ex socio dello studio legale di Fontana, Luca Marsico, ha ottenuto in Regione Lombardia: “Stiamo verificando se procedura di gara è regolare”, ha spiegato Greco. Fontana sarà dunque interrogato prossimamente.

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