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Arrestati i parenti di 500Tony, baby rapper da milioni di views. Salvini: “Bella famiglia!”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato la notizia dell’arresto di sei persone nel campo rom di via Bonfadini, a Milano, tra cui i parenti del baby rapper 500Tony, di soli 9 anni: “Rapper Rom di 9 anni (!) canta: ‘Scuola no, piscio sul tuo mondo, comando io’. Oggi ARRESTATI padre e nonno dediti a traffico di cocaina, ricettazione di gioielli e rivendita di auto rubate. Bella famiglia! Altro che rap, qui servono i servizi sociali…”.
A cura di Redazione Milano
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Il baby rapper 500Tony (foto dal suo profilo Instagram)
Il baby rapper 500Tony (foto dal suo profilo Instagram)

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini non si è lasciato sfuggire la possibilità di commentare la notizia dell'arresto di sei persone nel campo rom di via Bonfadini, a Milano. Nell'operazione dei carabinieri di Novara, condotta ieri mattina, sono finiti in manette tra gli altri il nonno, il padre e lo zio di 500Tony, baby rapper di nove anni che vanta milioni di visualizzazioni su Youtube. Del bambino si era parlato molto negli scorsi giorni per via dei testi delle sue canzoni, che come spesso avviene nel rap utilizzano un linguaggio molto crudo. Il ministro Salvini, leader del Carroccio, su Facebook ha commentato così la notizia dell'arresto dei famigliari del bimbo: "Rapper Rom di 9 anni (!) canta: ‘Scuola no, piscio sul tuo mondo, comando io'. Oggi ARRESTATI padre e nonno dediti a traffico di cocaina, ricettazione di gioielli e rivendita di auto rubate. Bella famiglia! Altro che rap, qui servono i servizi sociali…".

Il nonno, il padre e lo zio del rapper sono stati arrestati perché ritenuti i capi di un'associazione a delinquere dedita alla ricettazione di gioielli rubati in ville e abitazioni della Lombardia, del Piemonte e della Liguria. L'inchiesta dei carabinieri era partita nel marzo del 2016, dopo la scoperta di una fonderia abusiva a Milano in cui i gioielli venivano fusi per realizzare dei lingotti, che venivano poi rivenduti. I parenti del baby rapper vivono, come il bimbo, nel campo nomadi di via Bonfadini a Milano, che ospita sinti italiani di origine abruzzese. Ironia della sorte, in un passaggio del suo brano più famoso il bambino (che resta naturalmente del tutto estraneo alla vicenda) aveva scritto: "Mio padre comanda la zona e come il Re Leone mi lascerà tutto".

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