Area B Milano, Silvia Sardone: “Il sindaco vuol fare cassa. Servono più mezzi pubblici in periferia”
Lunedì 25 febbraio parte a Milano Area B, la zona a traffico limitato più grande d'Italia. Per le auto e i veicoli più inquinanti scatterà il divieto di circolazione sul 72 per cento del territorio comunale di Milano dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. I veicoli interessati dal provvedimento saranno quelli alimentati a benzina Euro 0 e a quelli alimentati a diesel fino agli Euro 3 compresi, oltre alle moto a due tempi Euro 0 e 1. Entro il 2030 poi Milano sarà vietata a tutti i diesel. Il provvedimento sarà una rivoluzione per quanto riguarda la mobilità a Milano, con un impatto decisamente maggiore rispetto ad Area C, la Ztl attiva nel centro della città (all'interno della cosiddetta Cerchia dei bastioni). Il Comune assicura che Area B avrà un forte impatto sulla riduzione dell'inquinamento, uno dei problemi che Milano si trascina dietro da sempre, e che servirà anche a decongestionare la città dalle auto favorendo modalità di trasporto alternative e sostenibili.
Sardone: L'ambiente è solo una scusa, a inquinare sono le caldaie
Non mancano però le voci contrarie al provvedimento. Tra queste è da segnalare quella di Silvia Sardone, consigliera comunale di Milano ed eletta lo scorso marzo anche al Pirellone. Secondo la Sardone, passata da Forza Italia al Gruppo misto, si tratta di "un provvedimento che il sindaco introduce solo per fare cassa. Si introduce Area B, si aumenta il biglietto dell'Atm. Dato che tutte le aliquote sono al massimo (addizionale Irpef, tassa rifiuti), ci si inventa Area B", ha detto l'ex "pasionaria" di Forza Italia ai microfoni di Fanpage. Il tema dell'ambiente e della riduzione dell'inquinamento secondo la consigliera è solo una scusa: "Secondo gli studi fatti da Regione Lombardia a inquinare sono altre cose, come ad esempio le caldaie".
Secondo la consigliera per ridurre davvero l'inquinamento bisognerebbe investire maggiormente sui servizi pubblici e "consentire a tutte le periferie di Milano di avere dei mezzi pubblici adeguati". A questo proposito si inserisce il tema del biglietto unico integrato nell'hinterland di Milano e il contestuale aumento del ticket Atm a due euro, un provvedimento (slittato probabilmente a luglio) su cui è aspra la contrapposizione tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il governatore della Lombardia Attilio Fontana. Sull'argomento la consigliera spiega: "Il problema è l'importo del biglietto unico: Atm ha un utile importante. Sala non lo utilizza, non dice come verrà utilizzato. Se fossi stata sindaco di Milano avrei prima utilizzato l'utile di Atm, avrei fatto degli studi su quanto mi costa e quanto guadagno dal biglietto unico e da lì avrei operato la tariffa. Il centrodestra ha lasciato il biglietto a un euro, Pisapia come primo provvedimento l'ha portato a 1,5 euro e Sala ora decide di portarlo a due euro".
In periferia Sala non si fa mai vedere
A protestare per l'introduzione di Area B, nelle scorse settimane, sono stati anche alcuni commercianti ambulanti che nonostante le sperimentazioni annunciate dal Comune temono che lo svolgimento del loro lavoro possa essere in qualche modo compromesso dalle nuove regole: "Mi sono confrontata con loro e hanno un serio problema – ha spiegato Silvia Sardone – Le deroghe sono previste solo per gli Euro 3 e 4 e non per gli Euro 0, 1, 2". Il rischio è dunque che molti ambulanti non possano più accedere alle aree mercatali o debbano restare bloccati all'interno per ore per non incorrere in sanzioni. Per la consigliera del gruppo misto un'alternativa concreta ad Area B poteva essere il potenziamento del trasporto pubblico locale a partire dalle periferie, dalla cosiddetta circle line. La periferia è un tema su cui la Sardone attacca frontalmente Sala: "Abito in estrema periferia, da me non c'è nemmeno l'Area B. Quindi avrò sotto casa la gente che circolerà tutto il tempo nella speranza di trovare un parcheggio. Da me i mezzi pubblici non sono sufficienti. Basta andare nelle periferie e Sala non l'hanno più visto, forse lo vedranno nelle varie campagne elettorali. Dico sempre che Sala in periferia non si fa mai vedere. Quando si fa vedere per lui è come andare allo zoo".