Anziano ucciso in casa a Milano: il figlio, ricercato, potrebbe essersi suicidato

Potrebbe essersi suicidato Alberto Hugo Begatti, il 31enne principale sospettato per l'omicidio del padre Guido, trovato morto ieri mattina nel suo appartamento in corso XXII marzo a Milano. L'auto del 31enne è stata infatti trovata vicino all'argine del fiume Adda a Rivolta d'Adda, nel Cremonese. Alberto, che era stato adottato dal padre quando era un bambino, si era allontanato dalla casa in cui abitava con l'anziano genitore da un paio di giorni. Potrebbe essere stato lui a strangolare il 69enne e poi a sigillare la camera da letto dove è stato ritrovato il corpo con del silicone, forse per non far diffondere troppo presto l'odore del cadavere in decomposizione e avere così qualche giorno per allontanarsi dal luogo del delitto e completare il suo disegno.

A 17 anni il figlio della vittima aveva tentato il suicidio

Gli inquirenti ritengono che la vicenda possa essere l'ennesimo caso di omicidio-suicidio. Tanti gli elementi a supporto di questa ipotesi: innanzitutto l'e-mail con cui il 31enne aveva chiesto a un veterinario di occuparsi del suo cane. Era stato proprio il medico, ieri, ad avvertire la polizia dopo essersi recato in casa del 31enne e del padre. Alberto Hugo, che aveva origini cilene, già quando aveva 17 anni aveva tentato di togliersi la vita lanciandosi sotto a una metropolitana. Di recente la mamma di Alberto e moglie di Guido era venuta a mancare: chissà che l'episodio non possa aver risvegliato vecchi traumi nel 31enne, spingendolo a uccidere il papà e poi a suicidarsi.

Gli uomini della squadra mobile di Milano, diretti da Lorenzo Bucossi, stanno intensificando le ricerche nei pressi del luogo del ritrovamento dell'auto del 31enne, alla ricerca del ragazzo. Intanto, sarà l'autopsia sul corpo del 69enne Guido a chiarire se, come sembra da una cintura trovata attorno al suo collo, l'uomo sia stato strangolato.