Anziana uccisa nella casa di riposo a Como, l’autopsia conferma: “Morta per soffocamento”

Dolores, l'anziana di 91 anni trovata morta nella casa di riposo a Como, è stata soffocata. Lo ha confermato l'autopsia disposta dalla procura, che indaga per omicidio. Un fascicolo che per il momento è a carico di ignoti: le indagini degli inquirenti dovranno riuscire a dare un nome e un volto alla persona che, nel tardo pomeriggio di domenica, ha ficcato due guanti in lattice nella gola di Dolores. Sono stati i guanti a provocare la morte della donna: la presenza dei due corpi estranei era già stata notata dagli inquirenti, ma adesso l'autopsia ha escluso che la donna possa essere stata uccisa in altra maniera, e che l'assassino possa aver messo i guanti in gola in un momento successivo al decesso, magari per depistare le indagini.

La compagna di stanza della vittima non può essere d'aiuto: l'assassino lo sapeva?

Fin dal primo momento, comunque, la procura aveva escluso l'ipotesi che potesse essersi trattato di un suicidio o di morte naturale. Resta adesso da capire chi sia l'assassino. Dolores è stata uccisa nel suo letto, all'interno della casa di riposo Divina Provvidenza in via Tommaso Grossi a Como, che fa parte dell'Opera don Guanella. L'anziana non era autosufficiente e aveva dei deficit cognitivi e motori. Quando un'operatrice della casa di riposo ha trovato il cadavere dell'anziana, stesa nel letto accanto si trovava la compagna di stanza: è una donna di 94 anni, anche lei con deficit cognitivi. Molto probabilmente la 94enne ha assistito all'omicidio, ma altrettanto probabilmente non sarà in grado di fornire alcun aiuto agli inquirenti. Una circostanza che forse l'assassino conosceva, se nonostante la presenza della donna ha compiuto l'abietto omicidio. E chissà che, proprio questo elemento, non possa essere utile per orientare le indagini verso la giusta direzione.