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Antinori rinviato a giudizio: “Io peggio di Tortora, contro di me un complotto”

Severino Antinori è stato rinviato a giudizio per aver prelevato degli ovuli a una ragazza senza il suo consenso. Il processo a carico del ginecologo inizierà il prossimo 17 novembre a Milano. A margine dell’udienza preliminare Antinori ha detto: “Sono vittima del più grave errore giudiziario degli ultimi 30 anni, peggio di Tortora”. Stralciate le posizioni dei quattro coimputati: per loro il processo riprenderà il 12 settembre.
A cura di Francesco Loiacono
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Si è svolta questa mattina a Milano l'udienza preliminare a carico di Severino Antinori. Il noto ginecologo è stato rinviato a giudizio con le accuse di rapina, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, estorsione, falso materiale e ideologico nell'ambito di una vicenda che ha portato, lo scorso 13 maggio, all'arresto e al conseguente sequestro della sua clinica Matris a Milano. Il processo a suo carico inizierà il prossimo 17 novembre davanti all'ottava sezione penale del tribunale di Milano.

"Sono vittima del più grave errore giudiziario degli ultimi 30 anni, peggio di Tortora", ha detto Antinori a margine dell'udienza. L'accusa principale mossa dal pubblico ministero Maura Ripamonti al ginecologo è quella di aver espiantato otto ovuli da una ragazza spagnola di 24 anni contro la sua volontà, dopo averla immobilizzata e sedata. Un'accusa che "non esiste come reato", ha sottolineato Antinori criticando il pm e ricordando che il Riesame ha derubricato la "rapina di ovuli" a violenza privata. Una decisione che è stata impugnata negli scorsi giorni dal pm davanti alla Cassazione. Antinori ha detto di essere vittima di "una persecuzione, un complotto per punire migliaia di coppie italiane che si rivolgono alla fecondazione eterologa per avere un figlio". Il ginecologo ha anche annunciato che, dopo aver risolto questa vicenda, andrà a lavorare in Russia.

Sulla sua accusatrice: "Donna di malaffare"

Antinori ha anche parlato della sua accusatrice: "Una donna di malaffare", l'ha definita il medico, aggiungendo che la ragazza "non è spagnola, ma una marocchina dei peggiori sobborghi di Casablanca" che "si spacciava per infermiera, ma in realtà faceva altri mestieri".

Nel corso dell'udienza odierna sono state stralciate le posizioni degli altri quattro coimputati col ginecologo: si tratta delle due segretarie Marilena Muzzolini e Bruna Balduzzi, dell'anestesista della clinica Matris Antonino Marcianò, e di Gianna Carabetta, che sarebbe coinvolto con Antinori nell'episodio di presunta estorsione da 28mila euro a una coppia che si era rivolta al ginecologo. Per i quattro il processo riprenderà il 12 settembre. Dopo l'udienza preliminare davanti al gup Anna Magelli, Antinori ritornerà nella sua casa di vacanza a Sabaudia, sul litorale romano, dove ha ottenuto l'obbligo di dimora. Una misura frutto dell'insieme tra i divieti di dimora a Milano e Roma imposti al medico, a cui sono stati revocati gli arresti domiciliari.

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