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Amazon, corrieri in sciopero in tutta la Lombardia: consegne a rischio

Sciopero dei corrieri Amazon in tutta la Lombardia. Questa mattina i driver hanno bloccato i magazzini di Buccinasco e Brescia. Domani tocca a quelli di Origgio, Burago e via Toffetti a Milano. Nel capoluogo lombardo in programma un presidio sotto la sede del colosso di e-commerce in piazza XXV Aprile: previsto anche il segretario della Cgil Landini. Queste alcune delle richieste dei lavoratori della filiera Amazon: riduzione dei carichi di lavoro, più assunzioni e più trasparenza per quanto riguarda i contratti.
A cura di Francesco Loiacono
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Sciopero dei lavoratori della filiera di Amazon in Lombardia. Già questa mattina i corrieri che trasportano i pacchi del colosso dell'e-commerce hanno bloccato i magazzini di Buccinasco e Brescia. Domani la protesta si estenderà anche ai centri della logistica di Origgio, Burago e di via Toffetti a Milano. E proprio nel capoluogo lombardo a partire da mezzogiorno è in programma un presidio sotto la sede dell'azienda fondata da Jeff Bezos, in piazza XXV aprile. Lo sciopero è stato organizzato dai sindacati Filt Cgil-Fit Cisl-Uil trasporti. Alle 14 è atteso in piazza anche il neo segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Diverse le richieste dei lavoratori della filiera di Amazon: riduzione dei carichi di lavoro con il rispetto della giornata da 9,15 ore e della pausa pranzo di mezz'ora per tutti i driver, più assunzioni, più trasparenza per quanto riguarda i contratti con le aziende della filiera, stop ai contratti di lavoro atipici, regole chiare per quanto riguarda le multe prese durante i turni lavorativi e il pagamento dei danni ai veicoli procurati durante le consegne.

Sciopero, i sindacati chiedono ad Amazon di intervenire sulla filiera

Regole basilari per impedire che un settore cruciale come quello della logistica, sempre più importante per via dell'incremento dell'e-commerce, scarichi il peso di un sempre maggiore carico di lavoro solo sull'ultimo "ingranaggio" del meccanismo, rappresentato dai corrieri con cui tutti coloro che acquistano beni online si interfacciano. I driver che lavorano per conto delle aziende a cui Amazon affida gli appalti sono sottoposti a enorme stress e arrivano ad effettuare 180 consegne in una giornata lavorativa, il doppio di un carico normale. La necessità di effettuare più consegne nello stesso tempo implica naturalmente meno sicurezza per tutti i lavoratori: aumenta il rischio di incidenti e di prendere multe.

La nota di Amazon

I sindacati in una nota chiedono quindi ad Amazon di intervenire sulla filiera (e dunque sulle aziende appaltatrici) in maniera da garantire condizioni lavorative più accettabili per tutti i corrieri. Il colosso al momento ha risposto con la seguente nota: "Per le consegne ai clienti, Amazon Logistics si avvale di piccole e medie imprese specializzate. Attraverso i fornitori di servizi di consegna, gli autisti percepiscono salari competitivi e benefit. Amazon – prosegue la nota – richiede che tutti i fornitori dei servizi di consegna rispettino le leggi vigenti e il Codice di Condotta dei Fornitori di Amazon, che prevede salari equi, orari di lavoro e compensi adeguati: effettuiamo verifiche regolari e conduciamo indagini su qualsiasi segnalazione di non conformità".

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