Non si placano le polemiche su Chiara Ferragni e le sue bottiglie d'acqua brandizzate (prodotte da Evian) in vendita a 8 euro: oltre alle critiche e alla consueta ironia in scena sui social network, c'è chi ha preso così seriamente questa iniziativa di marketing (tra l'altro vecchia di un anno) da annunciare doppi esposti (come il Codacons) o da esprimere pubblicamente, da posizioni istituzionali, il proprio dissenso (come la deputata dei Cinque stelle Federica Daga). I critici probabilmente hanno dimenticato che il capoluogo lombardo in realtà non ha mai smesso di essere la "Milano da bere": la definizione coniata negli anni Ottanta identificava anche (ma non solo) una città dove la vitalità (notturna e non) sconfinava spesso in eccessi e ostentazione. Una caratteristica che si è un po' appannata nel corso di qualche decennio, ma che non ha mai abbandonato la città: ne sono prova tutte quelle classifiche che vedono Milano come una delle città più care al mondo per costo della vita, affitti e presto anche per i biglietti dei mezzi pubblici (che arriveranno a due euro).
Chiara Ferragni ha sdoganato una nuova accezione della "Milano da bere": è la città in cui non solo si possono mettere in vendita bottiglie d'acqua a 8 euro, ma le stesse vanno anche a ruba. Ma a chi pensasse che l'acqua dell'imprenditrice cremonese sia eccessivamente costosa sconsigliamo (per evitare ulteriori nevrosi) di passeggiare nel reparto food dei prestigiosi grandi magazzini "La Rinascente", vicino al Duomo. Sugli scaffali è infatti possibile trovare in vendita altre bottiglie d'acqua che costano quanto i più rinomati champagne. Basta un rapido giro all'ultimo piano dei grandi magazzini per capire come l'acqua "by Chiara Ferragni" sia una delle più economiche: in vendita ci sono anche l'acqua minerale Veren (prodotta con il vapore acque condensato delle Florida Keys) che costa 15 euro a bottiglia (da 75 ml), l'acqua di Armani (a 7 euro la bottiglia da 75ml) e le bottiglie più costose in assoluto. Si tratta di quelle prodotte da Fillico in Giappone brandizzate Hello Kitty (250 euro il costo della bottiglia da 75 ml) e di quelle realizzate dall'azienda specializzata Distyle per Natale: una bottiglia, decorata con cristalli Swarovski, costa 300 euro. Chissà cosa farà il Codacons quando lo scoprirà.