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Allarme Ebola a Milano per una dottoressa tornata dalla Sierra Leone: primi test negativi

Una dottoressa piacentina di 30 anni è stata ricoverata all’ospedale Sacco di Milano per un sospetto contagio da Ebola. La donna, rientrata da poco dalla Sierra Leone, si è sentita male nella notte tra martedì e mercoledì: i primi esami sono risultati negativi, ma la dottoressa resterà ricoverata in isolamento per 48 ore.
A cura di Francesco Loiacono
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Allarme Ebola a Milano nella notte fra martedì e mercoledì. Una dottoressa di 30 anni è stata ricoverata in isolamento all'ospedale Sacco – uno dei centri di riferimento per il virus, insieme allo Spallanzani di Roma – dopo essere stata prelevata da un'ambulanza speciale dalla sua abitazione a Piacenza. La donna era rientrata in Italia due giorni fa dopo aver lavorato per Emergency in Sierra Leone, uno dei Paesi più colpiti dall'epidemia di Ebola, che continua a fare vittime nonostante il silenzio dei media. Nella notte tra martedì e mercoledì la dottoressa ha accusato una forte febbre e altri sintomi collegabili al virus, facendo così scattare il protocollo di sicurezza. I primi esami a cui è stata sottoposta la 30enne hanno dato esito negativo. Adesso la dottoressa resterà in osservazione per le prossime 48 ore e sarà poi nuovamente sottoposta al test.

Allarme Ebola a Milano: polemica tra Regione e ministero

A comunicare la vicenda delle dottoressa è stato l'assessore alla Sanità della Lombardia Mario Mantovani a margine di una conferenza stampa: "Questa notte attorno alle 2 siamo stati avvisati io e il governatore Roberto Maroni. Sono state immediatamente attivate tutte le procedure di sicurezza. Dopo un breve consulto con l’ospedale Spallanzani, si è deciso il ricovero al Sacco. La paziente è giunta a bordo di uno dei due mezzi speciali in dotazione alla sanità lombarda: un veicolo a tre scomparti che tutela il paziente e previene il contagio per l’autista e i medici a bordo". L'assessore ha poi polemizzato: "Siamo tranquilli, perché anche in caso di eventi straordinari il sistema lombardo funziona. Dispiace, tuttavia, che il rientro della dottoressa dalla Sierra Leone non ci sia stato segnalato dal ministero competente, come invece prevede una direttiva dell’Organizzazione Mondiale della Sanità . Il medico era rientrata in Italia due giorni fa, ma non è giunta nessuna comunicazione".

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