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Aggressioni con acido, il 13 gennaio la sentenza per Martina: rischia altri 20 anni

È attesa per il 13 gennaio 2016 la sentenza per Martina Levato, accusata di una serie di aggressioni con acido assieme al presunto complice Andrea Magnani e ad Alexander Boettcher, a processo con rito ordinario. Il pm ha chiesto 20 anni per la studentessa bocconiana, già condannata a 14 anni assieme all’amante Alexander per l’agguato a Pietro Barbini.
A cura di Francesco Loiacono
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Per sapere come si concluderà in primo grado il processo che vede imputati Martina Levato e Andrea Magnani, accusati di aver aggredito con acido Stefano Savi e Giuliano Carparelli, bisognerà attendere il 13 gennaio 2016. È quella, difatti, la data indicata dal giudice per l'udienza preliminare di Milano Roberto Arnaldi per pronunciare il verdetto. Levato e Magnani hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato: in un filone parallelo è a processo, con rito ordinario, il terzo componente della presunta banda dell'acido, Alexander Boettcher: tutti e tre sono accusati di associazione per delinquere per la serie di aggressioni con acido avvenute a Milano nel corso del 2014. Alex e martina, che nel frattempo hanno avuto un figlio, sono già stati condannati a 14 anni per l'agguato ai danni di Pietro Barbini.

A processo anche il presunto complice Magnani

Adesso Martina rischia altri 20 anni di carcere: questa è stata difatti la richiesta del pubblico ministero Marcello Musso per la ragazza, studentessa bocconiana finita, non si sa ancora con quale grado di responsabilità, in un vortice di paranoie e violenza assieme al suo amante Alex e al presunto complice Magnani. Per quest'ultimo il pm Musso ha chiesto 14 anni: troppi secondo i legali dell'imputato, che ne hanno chiesto l'assoluzione per mancanza del dolo. Troppo pochi secondo gli avvocati di parte civile, che per conto del giovane Pietro Barbini hanno chiesto a Magnani un risarcimento di 2,5 milioni di euro.

I legali di Martina si esprimeranno oggi, lunedì 21 dicembre: la loro tesi è che la loro assistita, rea confessa solo per la tentata aggressione al fotografo Carparelli, sia stata aiutata negli altri episodi da Magnani (che avrebbe materialmente colpito le vittime) e non da Alexander.

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