Aggressioni con acido, chiesto processo immediato per la “coppia diabolica” e il loro complice
Processo con rito immediato per Alexander Boettcher, Martina Levato e Andrea Magnani. È la richiesta inoltrata dal pubblico ministero Marcello Musso al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Gennari. La richiesta si riferisce all'accusa di associazione a delinquere per la coppia diabolica e il loro presunto complice, in merito a una serie di aggressioni a base di acido avvenute a Milano nel 2014. Per una delle aggressioni, quella di fine dicembre ai danni del 22enne Pietro Barbini, il broker Boettcher e la studentessa bocconiana Levato sono già a processo con rito abbreviato. Mentre erano in carcere a San Vittore il quadro nei confronti dei due e del loro presunto complice Magnani, nel frattempo arrestato, si è però aggravato: ai tre sono addebitate le aggressioni a Stefano Savi del 2 novembre scorso e al fotografo Giuliano Carparelli, che riuscì a sfuggire al folle agguato.
Il Riesame ha confermato il carcere per Boettcher
Lo scorso venerdì il tribunale del Riesame ha confermato la custodia cautelare in carcere per Alexander Boettcher, nonostante le prove portate dal suo legale Ermanno Gorpia per cercare di scagionarlo. Per il Riesame i tre erano intenzionati a "commettere un numero indeterminato di delitti" alla cui base c'erano le loro "patologiche relazioni intersoggettive". Martina Levato, inoltre, è anche accusata di tentata evirazione nei confronti di uno studente della Bocconi, Antonio Margarito. Adesso il gip si dovrà pronunciare sulla richiesta del pm: se dovesse accoglierla, si eviterà la fase dibattimentale del processo. Per l'altro processo in corso, quello per l'aggressione al 22enne Pietro Barbini, si attendono invece le perizie psichiatriche della coppia diabolica: i periti del tribunale hanno richiesto più tempo.