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Aggressione omofoba a Milano: 17enne picchiato al parco, la foto denuncia sui social

Un ragazzo di 17 anni è stato picchiato a calci e pugni perché gay. L’aggressione omofoba risale allo scorso 13 novembre in un parco del quartiere Baggio, a Milano. Ad aggredire il giovane, che era con due suoi amici, un gruppetto di ragazzini di circa 15 anni. La foto-denuncia del ragazzo è stata ripresa dalla Rete studenti Milano, che si chiede: “È possibile nella Milano del 2017 essere perseguitati e picchiati per il proprio orientamento sessuale?”.
A cura di Francesco Loiacono
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Picchiato, con calci e pugni in faccia, perché gay. Accade ancora, alla fine del 2017, a Milano, città impegnata in prima linea nella difesa dei diritti delle persone della comunità Lgtb, come recentemente scritto anche nel dossier di candidatura per ospitare l'Ema, l'Agenzia del farmaco. Evidentemente, però, l'impegno delle istituzioni non basta: o meglio, serve uno sforzo maggiore sul fronte educativo, per far sì che valori proclamati ai "piani alti" non restino solo vane parole. L'ultima aggressione omofoba è stata denunciata recentemente su Facebook dalla Rete studenti Milano, anche se risale al 13 novembre scorso. La vittima è Leo, un ragazzo di 17 anni che quel pomeriggio si trovava in un parco del quartiere Baggio, periferia ovest della città, con altri due amici.

L'aggressione risale al 13 novembre

Improvvisamente i tre amici sono stati raggiunti da un gruppetto di ragazzi, di circa 15 anni. Dopo aver chiesto una sigaretta, gli adolescenti hanno iniziato a far domande ai tre sul loro orientamento sessuale. Leo e i suoi amici hanno fatto finta di niente e non hanno risposto: sono stati insultati e intimiditi dal gruppetto, che dopo essersi allontanato ha iniziato a bersagliarli con sassi, bottiglie e una bicicletta. Leo e gli altri amici decidono di allontanarsi per evitare guai peggiori, ma vengono purtroppo raggiunti dal branco: un amico del 17enne viene buttato a terra, ma è proprio Leo ad avere la peggio. Viene colpito a un orecchio e finisce a terra, e qui viene ulteriormente picchiato con calci e pugni. Una volta a casa, Leo denuncia l'accaduto pubblicando una foto del suo volto tumefatto su Instagram.

È possibile nella Milano del 2017 essere picchiati per il proprio orientamento sessuale?

La foto denuncia è stata ripresa ieri dal collettivo Rete studenti Milano, che l'ha pubblicata sulla propria pagina Facebook commentando: "Leo e i suoi amici, ragazzi come tanti altri, hanno rischiato grosso quella sera, solo perché “colpevoli” di essere omosessuali. È possibile nella Milano del 2017 essere perseguitati e picchiati per il proprio orientamento sessuale? Questo non è che uno dei tanti accadimenti che fanno capire quanto sia importante ancora oggi combattere l’omofobia in tutte le sue forme".

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