video suggerito
video suggerito

Aggressione di via Carcano, Boettcher accusa l’amante: “Mi teneva aggrappato a lei”

Dal carcere Alexander Boettcher, arrestato insieme alla sua amante per l’aggressione di via Carcano, accusa Martina Levato: “Solo ed esclusivamente sua l’idea e l’attuazione” dell’agguato con l’acido ai danni di Pietro Barbini dello scorso 28 dicembre.
A cura di Francesco Loiacono
5 CONDIVISIONI
Immagine

Arrivano dal carcere le prime parole di Alexander Boettcher, il 30enne arrestato insieme alla sua amante Martina Levato per aver aggredito con dell'acido, lo scorso 28 dicembre, Pietro Barbini in via Carcano, a Milano. "Faceva di tutto per tenermi aggrappato in esclusiva a lei, insisteva che dormissi fuori casa, esercitava un’attrazione che mi rendeva ancora più insicuro", ha detto Boettcher al suo legale, Jacopo Morandi. Parole, riportate dal Corriere, che ribaltano l'immagine emersa finora: e cioè quella di una ragazza, la 23enne Levato, succube dell'influenza di Boettcher, e portata a progettare l'aggressione al suo ex ragazzo delle superiori per iniziativa del 30enne. Tutt'altro: la versione raccontata da Boettcher attribuirebbe "l’idea e l’attuazione" dell'agguato "solo ed esclusivamente" alla studentessa della Bocconi, che dal carcere di San Vittore negli scorsi giorni si è detta pentita del gesto – il 22enne Barbini rischia di perdere la vista dall'occhio destro – ma ha continuato a scagionare ripetutamente il suo amante.

Il processo riprende l'8 gennaio

Si confonde quindi il quadro fin qui emerso rispetto alla vicenda. Un quadro che il processo, che riprenderà giovedì 8 gennaio, dovrà ricostruire. Chi era, nella coppia Boettcher-Levato, a esercitare sull'altro un'influenza morbosa, ai limiti della totale sottomissione? Non è la sola domanda a cui si dovrà cercare risposta. Molti elementi sembrano infatti non combaciare rispetto alla versione fornita da Boettcher. In primo luogo il suo arresto, avvenuto mentre inseguiva con un martello in mano Pietro Barbini, come riportato anche da alcune testimonianze. Poi le bottiglie di acido muriatico ritrovate nel suo loft, che era la sede degli incontri extra-coniugali con la Lovato – il 30enne Boettcher è sposato con una ex modella croata. Infine, la voce maschile che, al telefono, ha attirato il 22enne Pietro Barbini e suo padre sul luogo dell'agguato in via Carcano, con la scusa della consegna di un pacco. Tutti elementi che farebbero ipotizzare una partecipazione attiva di Boettcher nella progettazione e nell'esecuzione dell'agguato.

Lui, il 30enne palestrato – anche l'attenzione all'aspetto fisico sarebbe, a suo dire, dovuto all'attrazione esercitata dalla Levato – nel frattempo gioca la carta del "debole" della coppia. Dal suo profilo Facebook, intanto, sono sparite tutte le foto che lo ritraevano seminudo, con i muscoli in bella mostra, in quell'atteggiamento da "Alexander the king" con cui si presentava alle ragazze. Chi sia realmente questo ragazzo lo diranno i giudici: sia lui, sia la Levato rischiano dai 6 ai 12 anni per lesioni gravissime.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views