Aggressione con machete al capotreno: il pm chiede pene tra 14 e 8 anni per i latinos

Vanno da 14 a 8 anni di reclusione le condanne chieste dal pubblico ministero Lucia Minutella per i sei appartenenti alla gang di latinos che lo scorso 11 giugno aggredirono con un machete i ferrovieri Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin. Nell'aggressione, che avvenne nella stazione di Villapizzone, periferia di Milano, Di Napoli rischiò di perdere un braccio: fu salvato grazie a una complessa operazione chirurgica.
La pena più alta chiesta dal pm è per Josè Ernesto Rosa Martinez, il salvadoregno che materialmente colpì Di Napoli. Per gli altri cinque, come Martinez appartenenti alla gang di latinos Ms13, le pene chieste sono meno pesanti. Per tutti l'accusa è di tentato omicidio e lesioni aggravate in concorso.
I legali del capotreno aggredito hanno chiesto 100mila euro
Nel corso dell'udienza quattro dei sei imputati hanno fornito la loro versione dei fatti, spiegando di aver aggredito i due ferrovieri in risposta a un presunto calcetto dato da uno di loro ai ragazzi, trovati senza biglietto. versione però smentita dagli inquirenti, che sostengono che i sei abbiano aggredito deliberatamente Di Napoli e Magagnin perché trovati senza biglietto e anche sotto l'influsso di molto alcol.
All'udienza ha partecipato anche Di Napoli, i cui legali hanno chiesto 100mila euro come provvisionale – i legali di Magagnin ne hanno chiesti 50mila. Il capotreno ha detto che a causa delle ferite riportate non potrà più fare il suo lavoro, ma tornerà comunque a lavorare in un altro ruolo.