Ad Alzano Lombardo un solo contagio nell’ultima settimana, il sindaco: “Una bella notizia”
Buone notizie sul fronte dei contagi da Coronavirus arrivano da Alzano Lombardo, uno dei Comuni della Val Seriana, in provincia di Bergamo, dove la pandemia si è abbattuta con più forza e ha causato molte vittime. In un messaggio apparso sulla pagina Facebook del Comune nella serata di Pasqua, ieri sera, il sindaco Camillo Bertocchi ha voluto condividere con i propri concittadini una bella notizia: "Ad Alzano Lombardo nell’ultima settimana si è verificato un solo contagio e la situazione sul territorio è molto migliorata. Anche la curva dei decessi è molto diminuita rispetto ai picchi di marzo". In tutta la Bergamasca, come ha poi scritto il sindaco, "nella giornata di ieri si sono verificati 51 casi positivi e resta quindi confermato il costante decremento dei contagi". Secondo i dati resi noti da Regione Lombardia i casi complessivi in provincia di Bergamo sono infatti arrivati a 10.309. "Dovremo portare ancora molta pazienza per evitare contagi di ritorno", ha aggiunto il sindaco – stiamo lavorando per capire come e quando sarà possibile avviare lo screening di massa, che ci darebbe un quadro chiaro sulla immunizzazione della popolazione, utile per una ripartenza adeguatamente pianificata".
Sulla mancata zona rossa: Va capito come mai non è arrivato l'ordine
Mentre si vede con un po' più di fiducia al futuro, il pensiero del sindaco è anche rivolto al passato, e in particolare alla mancata istituzione di una zona rossa nella Val Seriana, argomento di scontro tra la Regione, le istituzioni locali e il governo. "Tutti ci chiediamo perché da noi non sia stata istituita la zona rossa – ha detto il primo cittadino all'agenzia di stampa "Ansa" -. Va capito come mai non è arrivato l'ordine quando era tutto pronto. Spero ci sia una spiegazione motivata". Il sindaco ha ripetuto ciò che qualche giorno fa aveva detto anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana a proposito di quei giorni di inizio marzo in cui la decisione di "isolare" completamente Alzano e altri comuni come Nembro sembrava ormai imminente: "Sapevamo perfettamente che era tutto pronto, i 300 militari, i turni per i varchi dei carabinieri, noi avevamo predisposto l'unità di crisi, la tenda della protezione civile. Si aspettava solo l'ordine, poi è stata fatta una scelta diversa".