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Abusi su minori, definitiva la condanna a 4 anni e 7 mesi per l’ex sacerdote Mauro Inzoli

Diventa definitiva la condanna per Mauro Inzoli, che quando era parroco a Crema si rese responsabile di abusi sessuali nei confronti di cinque ragazzini minorenni. La Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso dell’ex sacerdote ed ex referente di Comunione e liberazione, spretato da papa Francesco.
A cura di Francesco Loiacono
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Nel tondo, Mauro Inzoli a un convegno sulla famiglia naturale nella sede di Regione Lombardia
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Diventa definitiva la condanna per l'ex sacerdote Mauro Inzoli, responsabile di abusi sessuali nei confronti di cinque ragazzini minorenni. La Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso dell'ex religioso, che era stato spretato il 20 maggio del 2017 da papa Francesco. Don Inzoli dovrà scontare la condanna a quattro anni, sette mesi e dieci giorni di reclusione che era stata emessa il 21 settembre del 2017 dalla Corte d'Appello di Brescia, che aveva ridotto di due mesi la condanna inflitta in primo grado.

Inzoli, ex referente di Comunione e Liberazione in provincia di Cremona, ha commesso gli abusi nei confronti di cinque ragazzini minorenni – che avevano tra i 12 e i 16 anni di età – mentre era parroco della chiesa della Santà Trinità di Crema, in provincia di Cremona. Otto gli episodi contestati all'ex sacerdote, avvenuti tra il 2004 e il 2008. Le cinque vittime erano state risarcite da Inzoli con 25mila euro ciascuna: il risarcimento aveva fatto ritirare dal processo i cinque ragazzini, che si erano costituti come parti civili.

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