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A Milano i funerali di Gualtiero Marchesi. Davide Oldani: “È stato lo Steve Jobs della cucina”

A Milano si celebrano i funerali di Gualtiero Marchesi, maestro della cucina italiana morto nel pomeriggio del 26 dicembre. Nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, vicino alla casa e al primo ristorante milanese di Marchesi, tanti gli amici, i parenti e i colleghi, molti dei quali suoi allievi. Tra loro Davide Oldani, che ricordato così il suo maestro: “Un visionario totale, lo Steve Jobs della cucina di 35 anni fa era lui”.
A cura di Francesco Loiacono
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Milano dà l'addio a Gualtiero Marchesi, il grande chef morto il pomeriggio del 26 dicembre all'età di 87 anni. I funerali si svolgono nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, che si affaccia su corso XXII Marzo. Il luogo di culto si trova vicino alla casa milanese di Marchesi, in via Marcona, e vicino a via Bonvesin de la Riva, dove lo chef aprì il suo primo ristorante milanese (il primo a ricevere le tre stelle Michelin in Italia) e dove adesso si trova la Fondazione che porta il nome di Marchesi. Ad accompagnare la cerimonia le musiche di Bach, eseguite da una delle figlie di Marchesi, Paola, e dai nipoti dello chef, grande appassionato di musica. Il feretro di Marchesi è stato accolto con un applauso dai tanti presenti: amici, parenti e colleghi, molti dei quali sono stati suoi allievi. Tra loro gli chef Davide Oldani e Antonino Cannavacciuolo, il maestro pasticcere Iginio Massari, Massimo Bottura e la proprietaria del relais l'Albereta di Erbusco, Carmen Moretti. Erano assenti, perché impegnati all'estero, Carlo Cracco (a Dubai) e Andrea Berton (che si trova alle Maldive).

Oldani: Marchesi è stato lo Steve Jobs della cucina

Davide Oldani ha ricordato il maestro Marchesi per la sua "etica che aveva con i ragazzi in cucina: non l'ho mai sentito una volta urlare, non l'ho mai sentito farsi dire ‘si, chef'. Ha saputo con molta eleganza e intelligenza portare avanti questa forza di essere italiani. Introdusse 35 anni fa un menu senza pasta né riso. Un coraggio da leone e una vena artistica che pochi hanno e il fiuto di vedere molto avanti. Davvero un visionario totale – ha aggiunto Oldani – lo Steve Jobs della cucina di 35 anni fa era lui". Il suo insegnamento più grande in cucina? "L'eleganza nel gusto". Dopo la cerimonia il feretro sarà portato nel cimitero di San Zenone Po, piccolo comune del Pavese dove si trova la cappella di famiglia dello chef e dove, da giugno, è sepolta anche la moglie di Marchesi.

Folla commossa alla camera ardente. Sala: Gli dedicheremo una via tra 10 anni

Ieri e fino a questa mattina alle 10, nell'atrio del Teatro Dal Verme, è rimasta aperta la camera ardente. Sono stati in tanti a rendere omaggio allo chef, ritenuto il padre della "nuova cucina italiana". Tra questi anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha promesso che tra dieci anni, tempo previsto dalle normative, la città dedicherà una via o una piazza a Marchesi. Nel frattempo, proprio in concomitanza con la scomparsa dello chef – che era malato di tumore – si è saputo che la Marchesi srl ha nuovamente vinto il bando per la gestione del ristorante del Teatro alla Scala. Per altri dieci anni dunque il nome di Marchesi campeggerà accanto al "tempio della lirica": due eccellenze italiane l'una accanto all'altra.

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