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Covid 19

A Gazzaniga il dolore della famiglia Ravasio: morti quattro fratelli e una cognata

Quattro fratelli a una cognata sono deceduti a Gazzaniga, comune della provincia di Bergamo: in soli 24 giorni sono venuti a mancare Sandro, Liliana, Celestina, Virgilio e della moglie di quest’ultimo Rosa Luponi. Un’ennesima storia di dolore per una delle tante famiglie lombarde che hanno dovuto affrontare la perdita di più familiari.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Quattro fratelli e una cognata vittime del coronavirus. È accaduto nel comune di Gazzaniga, in provincia di Bergamo, dove la famiglia Ravasio in meno di un mese ha visto la scomparsa dei fratelli Sandro, Liliana, Celestina, Virgilio e della moglie di quest'ultimo Rosa Luponi, portati via dal Covid-19. Li piange la sorella maggiore Maria Vittoria che a 82 anni ha dovuto affrontare un dolore enorme. Si prendevano cura l'uno dell'altro e per questo si erano trasferiti negli appartamenti della casa di famiglia in via Manzoni a Cazzaniga.

Il primo a essere colpito dal virus è stato Sandro che ha manifestato i primi sintomi a inizio marzo e nonostante abbia combattuto strenuamente è morto il 13 marzo all'età di 76 anni all'ospedale Bolognini di Seriate. Dopo soli due giorni è venuta mancare la sorella Liliana, aveva 70 anni e aveva lavorato una vita intera come infermiera: era arrivata pochi giorni prima nella casa di famiglia dopo essere stata sottoposta a un intervento al piede. Il 27 marzo è morta invece la più grande dei quattro, Celestina, 80 anni, ricoverata alle Cliniche Gavazzeni di Bergamo, che in quei giorni ospitava nel suo appartamento la sorella Liliana. Infine solo due giorni fa, il 6 aprile è venuto a mancare Virgilio, 79 anni: era ricoverato in una Residenza sanitaria assistita di Scanzorosciate, poco prima erano morta la moglie Rosa Luponi, 76 anni, scomparsa il 3 aprile all’ospedale di Piario. Ancora una volta un piccolo comune si ritrova a fare i conti con famiglie dilaniate dal virus, famiglie decimate dalla scomparsa improvvisa di cari, spesso anziani, rappresentativi di una generazione di cui si perdono tracce. Ieri una notizia simile era giunta dal comune di Trigolo, in provincia di Cremona, altra provincia fortemente colpita dal coronavirus.

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