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Prima della Scala, Maroni: “Mattarella non ci sarà, spero ci ripensi”

Secondo quanto affermato dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni, il Presidente della Repubblica non sarà a Milano il prossimo 7 dicembre per la Prima del Teatro alla Scala, secondo l’Fbi al centro di possibili minacce di attacchi terroristici: “Gli rivolgo l’invito a ripensarci e a essere presente per dare proprio il messaggio ai cittadini che non c’è da avere paura”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non sarà a Milano per la Prima della Scala in programma il prossimo 7 dicembre. A rivelarlo è stato il governatore della Lombardia Roberto Maroni, intercettato dai giornalisti all'uscita del Consiglio d'amministrazione del teatro Piermarini: "Mi è stato detto che il Presidente della Repubblica non verrà alla Prima della Scala – ha spiegato Maroni, che ha poi detto -: spero ci ripensi perché in questo momento è anche utile dare un segnale. La sua assenza sarebbe intesa come ‘non vado perché ho paura'".

Per Mattarella sarebbe il debutto alla Prima

Per Mattarella la "Giovanna d'arco" che aprirà la stagione lirica del Teatro alla Scala sarebbe il suo debutto a una Prima. Un evento che si preannuncia più blindato del solito a causa dell'innalzamento delle misure di sicurezza antiterrorismo, dopo che l'Fbi ha segnalato proprio il teatro Piermarini (assieme al Duomo), come possibili obiettivi di un attacco. Proprio per questo lo stesso Maroni aveva chiesto negli scorsi giorni al questore di Milano, Luigi Savina, di garantire la massima sicurezza per la Prima scaligera, in maniera che si possa svolgere normalmente, incluse le manifestazioni di piazza che solitamente accompagnano l'evento di Sant'Ambrogio.

"Sono già state prese tutte le misure. Il massimo di sicurezza e di tranquillità", ha dichiarato in merito il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Maroni ha poi rinnovato l'invito al Capo dello Stato: "Gli rivolgo l’invito a ripensarci e a essere presente per dare proprio il messaggio ai cittadini che non c’è da avere paura, anzi dobbiamo riconfermare che non abbiamo paura".

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