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Milano, rivendevano gli alimenti per i poveri distribuiti gratis: Daspo per due donne

Due sorelle egiziane, entrambe regolarmente in Italia, sono state denunciate per vendita abusiva di merce. Rivendevano illegalmente alcuni alimenti distribuiti gratuitamente dalla onlus “Pane quotidiano”, che opera a Milano. Nei confronti delle due è scattato il Daspo urbano: nel mercatino si trovavano anche altri alimenti non provenienti dalla onlus e scaduti, oltre a oggetti vari.
A cura di Francesco Loiacono
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Rivendevano illegalmente (anche) il cibo distribuito gratis dalla onlus "Pane quotidiano", a Milano. Due donne di origine egiziana, entrambe regolarmente residenti in Italia, sono state per questo denunciate per vendita abusiva di merce. Nei loro confronti, inoltre, è scattato il cosiddetto "Daspo" urbano, il provvedimento di allontanamento di 48 ore disposto dalla legge Minniti.

Le due donne acquistavano a pochi euro gli alimenti, poi li rivendevano

L'episodio risale agli scorsi giorni: secondo quanto hanno appurato le indagini della Polizia locale di Milano, le due donne, sorelle, si procuravano le derrate alimentari comprandole per pochi euro dalle persone che ogni giorno fanno la fila davanti alle due sedi della onlus (in viale Monza e in viale Toscana), che ogni giorno distribuisce generi alimentari di prima necessità a chi si presenta davanti ai propri cancelli senza chiedere alcun documento d'identità. Poi a loro volta li smerciavano o barattavano con altri prodotti, dando vita a una sorta di mercatino illegale poco lontano da viale Toscana.

Non tutti gli alimenti in vendita provengono dalla onlus

Non tutti gli alimenti posti in vendita dalle due erano distribuiti dalla onlus, che d'altronde non distribuisce neanche gli altri oggetti non alimentari (abbigliamento, scarpe, pentolame vario) messi in vendita. Gli agenti dell'unità antiabusivismo sono intervenuti sequestrando tutta la merce esposta. Tra i quintali di alimenti sequestrati c'erano latte, salumi, yogurt, formaggi, uova e pesce, in gran parte avariati: i prodotti erano infatti conservati in pessime condizioni igieniche ed erano spesso esposti al sole per ore. Oltre alle due donne che gestivano il mercatino illegale, la polizia locale ha identificato e sanzionato anche altre persone che erano collegate all’attività illecita.

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