58 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Case popolari, accordo tra Comune e Fondazione Cariplo: nasce l’albergo sociale diffuso

Trentacinque alloggi popolari “sottosoglia”, cioè inferiori ai 28,8 metri quadri, saranno riqualificati e assegnati per massimo 18 mesi a persone in difficoltà. Le prime case, che si trovano nei quartieri Isola-Garibaldi, Niguarda e Quarto Oggiaro, saranno pronte.
A cura di Francesco Loiacono
58 CONDIVISIONI
Immagine

A Milano nasce l'albergo sociale diffuso. Una nuova esperienza di housing sociale sancita dal protocollo firmato giovedì 4 dicembre da Comune di Milano e Fondazione Cariplo. Trentacinque alloggi popolari sottosoglia, cioè con una superficie inferiore ai 28,8 metri quadri di superficie, saranno riqualificati e assegnati temporaneamente, per massimo 18 mesi, a chi si trova in difficoltà abitative. Un ulteriore tassello della strategia che Palazzo Marino sta portando avanti per cercare di risolvere il problema dell'emergenza abitativa in città, dopo il subentro di Mm ad Aler e l'annuncio di un piano con la Curia. Al progetto partecipano l'impresa Abitare sociale metropolitano che assumerà la gestione degli alloggi e la Fondazione housing sociale che ha sviluppato lo studio di fattibilità e realizzerà il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione. Gli alloggi individuati si trovano in diversi quartieri della città: Isola – Garibaldi, Niguarda e Quarto Oggiaro. Il costo per riqualificarli è pari a 785mila euro: 400mila arriveranno dalla Fondazione Cariplo, la parte restante da Abitare sociale metropolitano, che comprende alcuni tra i principali operatori del non profit milanese. I primi alloggi saranno disponibili nella seconda metà del 2015.

Nasce l'albergo sociale diffuso

Le persone a cui l'iniziativa si rivolge sono tutte quelle che a seguito della perdita del lavoro, di uno sfratto, di una separazione familiare o della fine di una coabitazione si trovano nella temporanea impossibilità di garantirsi un'abitazione. Insieme all'alloggio i beneficiari saranno coinvolti in un percorso di accompagnamento all’autonomia effettuato dal gestore Abitare sociale metropolitano con il sostegno degli assistenti sociali. È prevista la possibilità che gli assegnatari, proporzionalmente alla propria condizione economica, contribuiscano al costo del servizio. La scelta di utilizzare gli alloggi sottosoglia nasce dalla constatazione del numero degli stessi all'interno del patrimonio comunale – in totale 392 – e dal fatto che circa 180 sono liberi e non assegnabili. Una parte di questi saranno accorpati per renderli utilizzabili e assegnarli attraverso il bando per le case popolari. Altri alloggi sottosoglia sono invece utilizzati in un secondo progetto denominato "Ospitalità solidale" realizzato tra i quartieri Ponti (via del Turchino) e Niguarda: si tratta di abitazioni assegnati a giovani in cambio di iniziative di vicinato solidale.

Majorino: "Risposte più sostenibili ai problemi dei cittadini"

Il Protocollo d’intesa sull'albergo sociale diffuso è stato firmato giovedì mattina a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, dall’assessore alla Casa e demanio, Daniela Benelli, dal presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti e dal consigliere delegato di Fondazione housing sociale, Marco Gerevini. Il Protocollo durerà 15 anni con la possibilità di essere rinnovato con l'accordo delle parti.

"Con l'Albergo sociale diffuso abbiamo saputo integrare risorse e competenze diverse trasformando problemi drammatici, come l’emergenza abitativa, in occasioni di soluzioni che guardano al futuro – ha spiegato l'assessore Majorino -. Un'operazione di spending review che rifiuta l'idea di un welfare che arretra di fronte alla contrazione delle risorse che lo Stato trasferisce agli enti locali, ma che, al contrario, grazie all'alleanza tra istituzioni, enti e privato sociale, riesce a dare risposte più sostenibili ai problemi dei cittadini. È un altro passo del complessivo ripensamento del welfare milanese, che mette al centro i bisogni della persona e valorizza le sinergie tra pubblico e privato, per moltiplicare gli interventi e unire le risorse. Insieme ad un alloggio temporaneo aiuteremo le persone ad uscire dalla situazione di emergenza accompagnandoli verso una nuova autonomia".

"Questo progetto rientra nell’impegno del Comune di Milano per mettere a disposizione dell’emergenza abitativa, soluzioni nuove e alloggi inutilizzati. Il recupero dei sottosoglia, che non sarebbero comunque destinabili alle graduatorie Erp, è un esempio virtuoso di come questa Amministrazione si stia sforzando, concretamente, per trovare il modo di rispondere anche alle varie tipologie di single o famiglie che si trovano in grande difficoltà", ha invece affermato l'assessore Benelli.

58 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views