8 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Case popolari, 71 denunciati per la guerriglia contro gli sgomberi

La Digos ha chiuso le indagini sui protagonisti dei violenti disordini del 13 e 18 novembre, avvenuti in diverse zone di Milano per protestare contro gli sgomberi delle case popolari. Settantuno le denunce trasmesse in procura.
A cura di Francesco Loiacono
8 CONDIVISIONI

Immagine

Quello appena passato è stato sicuramente un novembre caldo sul fronte dell'emergenza abitativa a Milano. Ogni sgombero pianificato dall'Aler è stato accompagnato da tensioni e proteste da parte dei comitati per il diritto alla casa e degli antagonisti, che in alcuni casi sono sfociati in vere e proprie violenze. Il tutto era iniziato la mattina del 13 novembre in via Salomone, zona Mecenate. L’Aler aveva programmato due sgomberi di appartamenti occupati abusivamente, ma in strada si radunò una folla eterogenea composta da abusivi e anarchici del Corvetto. Proprio il Corvetto fu poi teatro di altre violenze pochi giorni dopo, il 18 novembre.

Adesso, per le due giornate incriminate sono arrivate le prime denunce: ben 71 le persone coinvolte. Le accuse sono a vario titolo di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, invasione di edifici, lancio pericoloso di oggetti. Il lavoro della Digos è durato settimane e prosegue ancora per individuare i responsabili delle violenze che hanno contraddistinto i giorni seguenti, tra novembre e dicembre. Poi, lentamente, la situazione si è tranquillizzata, almeno in apparenza.

Sempre al Corvetto, l'11 novembre, una ventina di incappucciati aveva fatto irruzione all'interno della sede del Partito democratico, in via Mompiani, imbrattando con vernice i muri e devastandone gli arredi. L'indagine sugli autori di quel blitz, probabilmente appartenenti all'area anarchica, è in mano ai carabinieri ed è ancora in corso.

8 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views