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Virus Legionella: dopo Bresso altri contagi a Milano

Dopo Bresso dove è già stato attivato il piano anti-legionella, il virus sembra essere arrivata anche a Milano nella zona nord-est. La Procura ha raccolto una serie di rapporti su tre casi di contagio di due donne e un uomo.
A cura di Federica Gullace
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Non è passato nemmeno un giorno dalla notizia dei 6 contagi a Bresso, che la legionella sembra essere arrivata anche a Milano. Mentre nella provincia milanese si è attuato il piano anti-legionella, nella zona nord-est, infatti, la Procura ha raccolto una serie di rapporti su tre casi di contagio risalenti al novembre dello scorso anno, e a questo febbraio e giugno, dove furono colpiti una donna di 77 anni con la figlia di 47, e il vicino di casa di 78, tutti provenienti dalla medesima zona, ovvero in un palazzo di via Hermada, nel quartiere Niguarda. L’evoluzione della malattia, se presa in tempo, come nel caso dei tre fortunati, porta dal coma alla lenta ripresa, per poi migliorare e quindi guarire. I medici spiegano che si tratta di un qualcosa da non sottovalutare, visto che la legionella è  letale nel 9,6 % cento dei casi. Dopo la notizia, il pm Esposito ha ordinato tutte le perizie del caso ad un personale competente, tra cui una serie di infettivologi: per arrivare a inquadrare il focolaio e capirne la genesi, nel condominio è stata installata una pompa di dosaggio del cloro per ripulire le tubature e l’acqua, ed eliminare quindi ogni traccia del virus.

Ora, nel fascicolo degli indagati, compare l’amministratore di condominio con l’accusa di lesioni colpose, dato che l’Asl, tempo prima, aveva già ispezionato il palazzo e individuato la legionella, ma era stato omesso di segnalarlo. Anzi, l’uomo aveva addirittura affisso in portineria un cartello dove, rassicurando gli inquilini, escludeva la presenza del virus sospetto. Nel frattempo la procura verificherà anche se vi sono responsabilità nella diffusione del virus per la cooperativa che gestisce lo stabile per capirne quindi l’origine, oppure per la società che distribuisce l’acqua. Anche a Milano, ora gli abitanti sono stati quindi invitati  dalla amministrazione comunale ad evitare il più possibile l’utilizzo di acqua calda.

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