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Violenza sulle donne, polemiche per la pubblicità di Philipp Plein a Milano: cartelloni rimossi

Donne uccise o in procinto di essere aggredite da un killer per pubblicizzare gli sconti del Black friday. La trovata della boutique Philipp Plein a Milano ha scatenato molte polemiche perché arriva alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne. Della vicenda si è occupato il sindaco Beppe Sala: “Ecco un esempio da non seguire”. Le pubblicità sono poi state rimosse.
A cura di Francesco Loiacono
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Una delle pubblicità incriminate (Foto di Mercedes Lanzilotta via Facebook)
Una delle pubblicità incriminate (Foto di Mercedes Lanzilotta via Facebook)

Sono servite le polemiche sui social network e l'intervento del sindaco Beppe Sala per far rimuovere delle pubblicità decisamente di cattivo gusto apparse in questi giorni a Milano. Le immagini ritraevano alcune donne uccise o in procinto di essere aggredite da un killer con le sembianze di un teschio. Sono apparse sulle vetrine del negozio di Philipp Plein in corso Venezia, nel pieno centro del capoluogo lombardo: la pubblicità doveva reclamizzare gli sconti in occasione del Black friday, ma a tanti non è sfuggito il fatto che proprio domani, domenica 25 novembre, si celebri la Giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne.

A pubblicare le immagini su Facebook è stata per prima Mercedes Lanzilotta: "Accade che la violenza contro le donne divenga humus commerciale nel pieno centro di Milano. Chiediamo alla Philipp Plein Corso di Porta Venezia Milano di rimuovere immediatamente questa oscenità, chiediamo l’immediato intervento del Comune di Milano per fermare un oltraggio a tutte le donne". Il post è stato ripreso dalla giornalista e scrittrice femminista Marina Terragni, che ha scritto: "Ho chiamato il negozio Philipp Plein di Corso Venezia. Ho detto loro che questa campagna è ignobile, a maggior ragione nella giornata di lotta contro la violenza è il femminicidio. Ho detto loro che avrei avvisato il sindaco, perché in questa città non accettiamo questa vergogna. E avviserò anche la polizia municipale perché faccia rimuovere i manifesti".

Lo stesso sindaco Beppe Sala, che solo poche ore prima aveva posato con la propria compagna contro la violenza sulle donne, ha commentato le foto incriminate scrivendo sul proprio profilo Facebook: "Ecco un esempio da non seguire". In breve tempo i cartelloni pubblicitari choc sono stati rimossi: "È una vittoria di tutta le donne e della rete. Grande azione collettiva – ha scritto Mercedes Lanzilotta, che ha aggiunto – Avremmo preferito non averne bisogno e di non vedere mai tale depravante rappresentazione delle donne. Avremmo preferito sensibilità, cultura e amore per le donne e, diciamolo, anche per le clienti vistesi così rappresentate".

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