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Violentò due sue pazienti: medico di Pavia condannato a 5 anni di reclusione

Un medico di 59 anni, dipendente dell’Università degli studi di Pavia, è stato condannato in primo grado con rito abbreviato a cinque anni di reclusione. Ha abusato sessualmente di due sue pazienti, una delle quali conosciuta su Facebook. Per ciascuna delle due vittime è stata disposta una provvisionale di 30mila euro.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha abusato sessualmente di due sue pazienti, una delle quali conosciuta su Facebook. Con questa accusa un medico 59enne, dipendente dell'Università di Pavia, è stato condannato a cinque anni di reclusione dal tribunale. A pronunciare la sentenza è stato il giudice per le indagini preliminari, al termine del processo svoltosi con rito abbreviato, che ha comportato quindi lo sconto di un terzo della pena. Il medico è stato anche condannato a pagare una provvisionale (risarcimento immediatamente esecutivo) di 30mila euro per ciascuna delle vittime delle sue molestie.

Il medico è un dipendente dell'Università di Pavia

I fatti risalgono al 2012. Secondo le indagini degli inquirenti, il 59enne, che è alle dirette dipendenze dell'Università degli studi di Pavia ma ha esercitato in convenzione anche all'Istituto neurologico Casimiro Mondino di Pavia (del tutto estraneo alla vicenda), avrebbe conosciuto una delle due donne abusate su una pagina Facebook dedicata alle cefalee. Dal social network poi la conoscenza si è spostata nella realtà, fino ad arrivare alla violenza sessuale. Analizzando il cellulare del 59enne gli inquirenti sono riusciti a scoprire un secondo caso di violenza sessuale ai danni di un'altra paziente. L'episodio è stato accertato grazie ad alcune conversazioni telefoniche intercettate. Da qui è nata l'inchiesta che ha portato al processo di primo grado e alla sentenza.

La nota della Fondazione Mondino

La notizia della condanna del medico ha provocato subito le prime reazioni, soprattutto negli ambienti dell'Università degli studi di Pavia e della Fondazione Mondino, sorprese da una vicenda che, come già scritto, non le ha viste coinvolte direttamente. Nei confronti del 59enne potrebbero essere presi presto dei provvedimenti: "La fondazione Mondino ha appreso dell'accaduto direttamente dai media e sta valutando, di concerto con l'Università degli studi di Pavia, ogni necessaria azione alla luce degli atti giudiziari che verranno trasmessi attraverso i canali istituzionali", si legge in una nota inviata dall'Istituto neurologico.

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