Vimodrone, malato di leucemia finisce i giorni di malattia: i colleghi gli regalano mille ore di ferie
In questi giorni in cui sembra che l'attenzione e l'amore verso il prossimo siano scomparsi, sostituiti dalla volontà di respingere, censire e punire, dalla provincia di Milano arriva una notizia di segno opposto. L'ha riportata negli scorsi giorni "Il Giornale di Treviglio" e riguarda ciò che è avvenuto all'interno di una ditta di Vimodrone che produce compressori, la Mattei Group. Uno dei suoi dipendenti, il 53enne Emilio Lentini di Cologno Monzese, due anni fa è stato colpito da una grave forma di leucemia e ha dovuto affrontare un lungo periodo di cure. Le terapie, unitamente alla donazione di midollo da parte del figlio, hanno fortunatamente sconfitto la forma di leucemia mieloide acuta che affliggeva l'uomo, che all'inizio secondo i medici l'avrebbe ucciso nel giro di pochi giorni. Le cure però si sono protratte talmente tanto nel tempo che il 53enne ha esaurito i giorni di malattia retribuiti dall'azienda. Il 53enne, secondo il medico del lavoro, non è ancora in grado di riprendere il proprio posto: per lui dunque si prospettava la possibilità di usufruire di un'aspettativa non retribuita, con tutte le conseguenze che questa strada avrebbe comportato per la sua famiglia.
A questo punto, però, entrano in gioco i colleghi del 53enne: sia quelli dello stabilimento di Vimodrone sia quelli dell'altra sede a Verdello, nel Bergamasco. Gli operai, sfruttando una delle normative previste dal Jobs act, hanno donato parte delle proprie ferie al collega, regalandogli in questa maniera la possibilità di restare a casa, curarsi ed essere regolarmente retribuito per quasi altre mille ore. Una possibilità che si chiama "ferie solidali" ed è una maniera per poter aiutare concretamente colleghi in difficoltà. Gli operai della Mattei Group hanno così reso concreto il loro sostegno al collega, che potrà beneficiare di altre 911 ore per recuperare dalla malattia: la sua speranza, ne siamo sicuri, è quella di poter tornare presto, in salute, a dare una mano ai suoi generosi colleghi.