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Victoria, uccisa dai pitbull di famiglia: indagati i genitori e un veterinario

Il papà e la mamma di Victoria, la bimba di un anno uccisa dai due pitbull di famiglia a Flero, nel Bresciano, sono indagati per omicidio colposo. Il loro nome si aggiunge a quello del nonno di Victoria, che era con lei al momento della tragedia, avvenuta lo scorso 17 settembre. Indagato anche un veterinario: non avrebbe denunciato una precedente aggressione dei due pitbull a un altro cane.
A cura di Francesco Loiacono
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Anche i genitori di Victoria, la bimba di 13 mesi uccisa dai pitbull di famiglia a Flero (Brescia), sono indagati con l'accusa di omicidio colposo. Il loro nome si aggiunge – come già ipotizzato nei giorni scorsi – a quello del nonno della bambina, che si trovava con la nipotina al momento della tragedia, lo scorso 17 settembre. Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto. Quel che è certo, è che la piccola Victoria era da sola in casa assieme al nonno. La piccola sarebbe uscita nel giardino della villetta, non si sa ancora se da sola o assieme al nonno, ed è stata azzannata per motivi ancora da capire dai due pitbull di famiglia, che sono poi stati abbattuti dai carabinieri.

Finora il nonno era l'unico indagato per omicidio colposo

Fino a lunedì sera l'unica persona iscritta nel registro degli indagati dal sostituto procuratore di Brescia Roberta Panico era proprio il nonno della bambina, che è rimasto ferito nel tentativo di salvarla ed è finito in ospedale sotto choc. Ma adesso i due genitori, il papà che era in Germania per lavoro e la madre che invece era da amici, si sono aggiunti agli indagati: la procura vuole capire se i genitori, tutori della piccola e proprietari dei due cani, abbiano fatto il possibile per impedire che gli animali provocassero danni a persone e cose. Nelle prossime ore i due potrebbero essere ascoltati dagli inquirenti, per la prima volta in veste di indagati.

Indagato anche un veterinario: non denunciò una precedente aggressione dei pitbull

Nel fascicolo aperto dalla procura risulta iscritto anche un veterinario. Per lui l'accusa è di omissione di atti d'ufficio: non avrebbe denunciato all'Agenzia per la tutela della salute di Brescia (l'ex Asl) una precedente aggressione dei due pitbull a un altro cane. I proprietari dell'animale ferito avrebbero prima presentato denuncia, ma poi l'avrebbero ritirata dopo un risarcimento in denaro. Il veterinario che aveva curato l'animale, però, avrebbe dovuto comunque segnalare l'episodio: una segnalazione che forse avrebbe potuto evitare la successiva tragedia.

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