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Verso la fase 2 di Milano, dagli spazi pubblici allo smartworking: ecco il piano del Comune

In attesa di direttive nazionali e regionali, il Comune di Milano fa il punto su una sua prima organizzazione per ripartire dopo il 4 maggio, quando presumibilmente terminerà il lockdown, seppur in forma graduale. In un documento di 17 pagine pubblicato sul sito ufficiale, l’Amministrazione, guidata dal sindaco Beppe Sala, ha offerto un piano per la ripartenza che parta dal problema principale: la riduzione della capienza dei mezzi pubblici.
A cura di Filippo M. Capra
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In attesa di direttive nazionali e regionali, il Comune di Milano fa il punto su una sua prima organizzazione per ripartire dopo il 4 maggio, quando presumibilmente terminerà il lockdown, seppur in forma graduale. In un documento di 17 pagine pubblicato sul sito ufficiale, l'Amministrazione, guidata dal sindaco Beppe Sala, ha offerto un piano – "Milano 2020, strategia di adattamento" – per la ripartenza che parta dal problema principale: la riduzione della capienza dei mezzi pubblici.

Tavolini di bar e ristoranti sui parcheggi in strada

Inoltre, gli orari della città dovranno essere ripensati: dai negozi ai supermercati. Per esempio, tutti i servizi essenziali dovranno essere posizionati nel raggio di una camminata di 15 minuti massimo. Le persone, quindi, torneranno maggiormente a vivere il proprio quartiere, evitando la libera circolazione laddove non fosse per motivi di lavoro. Anche su questo fronte, però, si cercherà di consolidare lo smartworking. Tra le prime azioni ci sarà poi una parziale riapertura dei parchi con monitoraggio all'ingresso, oltre alla realizzazione di aree adibite al gioco dei bambini in strada in quartieri in cui le aree verdi scarseggiano. Il capitolo piscine attende un via libera nazionale, ma nei piani del Comune c'è la riapertura per luglio e agosto. Altra novità riguarderà la limitazione a 30 chilometri orari della velocità da tenere in città, così da favorire bar e ristoranti all'utilizzo di parti delle carreggiate, ora occupate dai posteggi, per assicurare il distanziamento tra le persone.

Turismo e cultura: Milano deve essere città sicura

Per lo smarworking e lo studio da casa di bambini e adolescenti, si garantirà poi un accesso alla banda larga di internet del Comune a tutti. Per i più piccoli, intanto, si procede con l'organizzazione della summer school. L'ultimo capitolo, ma non per importanza, riguarda il turismo. L'obiettivo principale sarà quello di rendere Milano agli occhi dei cittadini stranieri interessati a recarvisi come quella di una città sicura. Si sta organizzando una prima apertura dei mercati comunali scoperti (la Regione ha dichiarato che dal 29 aprile partirà una prima sperimentazione seguendo le linee guida di prevenzione e sicurezza) e un piano per l'accesso a numero chiuso ad eventi e spettacoli nei quartieri.

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