Varese, sequestrata la sede della comunità di estrema destra Do.Ra: trovati coltelli e vessilli nazisti
Coltelli, asce, armi improprie, ma soprattutto moltissimo materiale propagandistico dei regimi nazista e fascista. Questo è quanto è stato trovato dalla Digos di Varese all'interno della sede della "Comunità Militante dei Dodici Raggi" (Do.Ra), gruppo di estrema destra finito più volte al centro delle cronache negli ultimi anni. L'immobile della comunità, che si trova a Caidate di Sumirago, nel Varesotto, è stato sottoposto a sequestro preventivo dalla Digos di Varese, d'intesa con la locale procura della Repubblica.
L'inchiesta per riorganizzazione del partito fascista
Le perquisizioni odierne sono state effettuate anche nelle abitazioni di alcuni esponenti della comunità di estrema destra, sempre nel Varesotto: sono stati trovati emblemi e vessilli nazisti, materiale documentale e propagandistico del nazionalsocialismo e del fascismo e anche delle cartucce a salve. Le perquisizioni sono state disposte dalla procura di Busto Arsizio (che indaga assieme a quella di Varese) e rientrano in un'inchiesta con l'ipotesi di reato di "riorganizzazione del disciolto partito fascista" che riguarda proprio alcuni esponenti della comunità dei dodici raggi. Le operazioni sono state condotte dalla Digos con il coordinamento del Servizio per il contrasto dell'estremismo e del terrorismo interno della Direzione centrale della polizia di prevenzione.
La Comunità dei dodici raggi
La Comunità militante dei dodici raggi è attiva dal 2012 nel Varesotto. Pur definendosi associazione culturale apartitica e senza fini di lucro, i riferimenti sono chiari già nel nome: i dodici raggi sono quelli del Sole nero, simbolo del castello tedesco di Wewelsburg, costruzione settecentesca che venne ristrutturata per volontà del gerarca nazista Heinrich Himmler e dove si riunivano ufficiali delle Ss. Negli anni la Comunità è finita più volte al centro di cronache e inchieste per le sue rievocazioni storiche, come la festa per il compleanno di Adolf Hitler ed episodi come la profanazione del sacrario dei partigiani sul Monte San Martino (avvenuta la prima volta alla fine dello scorso anno e ripetuta lo scorso novembre), dove i partigiani combatterono contro le Ss. In questa circostanza una trentina di militanti aveva posizionato sul terreno una "croce tiwaz" e una corona di alloro con i colori della bandiera nazista per ricordare i morti dell’esercito tedesco. L'ultima provocazione della comunità è stata una petizione choc in cui si chiedeva di mettere fuorilegge l'Anpi e di processare tutti i partigiani. L'inchiesta della magistratura riguarda proprio questi tre episodi.
