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Varese, scoperta nei boschi una maxi piantagione di canapa illegale: denunciato un 30enne

Una piantagione di canapa illegale con migliaia di piante è stata scoperta e sequestrata nei boschi di Varese. La guardia di finanza ha denunciato un uomo di 30 anni di Gavirate ed estirpato oltre 5.500 piante per un peso di circa sette quintali. I campi erano coltivati in passato da un’azienda che produceva cannabis light, che ha cessato l’attività dopo aver effettuato un raccolto nel 2018. Il giovane indagato è un ex collaboratore della società, che ha continuato a coltivare illegalmente. Le piante sequestrate avevano un livello di thc superiore ai limiti di legge.
A cura di Simone Gorla
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Una piantagione di canapa con livello di thc superiore ai limiti legali è stata scoperta dalla guardia di finanza di Varese, che ha sequestrato migliaia di piante per un peso di circa sette quintali. I campi erano stati coltivati in passato da una azienda produttrice di cannabis light, che dopo aver effettuato un unico raccolto nel 2018 ha cessato l'attività. Uno dei collaboratori della società, però, ha continuato a prendersi cura delle piante, questa volta con livello di principio attivo superiore allo 0,6 consentito dalla legge.

Varese, scoperta piantagione illegale di canapa: sequestrate 5.500 piante

I finanzieri di Varese hanno sequestrato oltre 5.500 piante di canapa per un peso complessivo di circa sette quintali e hanno denunciato un 30enne di Gavirate, che curava la coltivazione. I militari hanno appurato che il terreno sul quale c'era la piantagione era già in uso ad una società produttrice di infiorescenze di canapa ‘light', che aveva effettuato un unico raccolto nel 2018, ma lo aveva lasciato in stato di abbandono perché aveva cessato l'attività. I finanzieri, quindi, sono arrivati al 30enne e lo hanno sorpreso mentre, a bordo di un'auto con grossi innaffiatoi, entrava nel terreno.

Sequestrate piante di canapa: denunciato un 30enne di Gavirate

L'uomo denunciato dalle fiamme gialle di Varese è un ex collaboratore della società che in precedenza gestiva le coltivazioni. Il 30enne, secondo gli investigatori, continuava a recarsi sul posto nonostante l'azienda non fosse più operativa da mesi. Le piante sono state quindi estirpate dai militari e sequestrate. Le analisi in laboratorio hanno confermato il netto superamento dei livelli di thc consentiti dalla legge.

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