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Varese, rifiuti tossici e amianto smaltiti illegalmente: chiuse discariche abusive

Oltre 260 tonnellate di rifiuti contenenti sostanze pericolose sotterrati illecitamente, tra cui 55 fusti contaminati da acidi e ben 110 chili di materiali in amianto: è questo quanto trovato dalla Guardia di Finanza di Varese, durante la cd “Operazione Valli pulite”.
A cura di Federica Gullace
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Una indagine durata parecchio, avviata dal pm Annalisa Palomba, portato ad una rivelazione scioccante: a seguito di una verifica fiscale nei confronti di una società di recupero rifiuti del varesotto, la Guardia di Finanza di Luino, insieme ai colleghi della Sezione Aerea di Varese, ha scoperto oltre 260 tonnellate di rifiuti, contenenti sostanze pericolose, sotterrate illecitamente, tra cui anche 55 fusti contaminati da acidi e 110 chili di materiali in amianto. Grazie alla verifica delle Fiamme gialle, infatti, sono presto affiorati alcuni documenti extra contabili della società, contenenti riferimenti a rapporti con soggetti non presenti nelle  scritture contabili ufficiali. È stato allora, che con le dovute rilevazioni è stata smascherata l'impresa, che si avvaleva di alcuni soggetti per effettuare operazioni di recupero e smaltimento rifiuti a pagamento, il tutto senza emissione di documentazione fiscale e senza compilare i formulari previsti dalla normativa ambientale.

La zona incriminata, sita nei pressi della Valdumentina, Valtravaglia e Valceresio, corrisponderebbe a ben 12.283 metri quadri, area comprendente ben cinque discariche, risultate ovviamente essere abusive e quindi sequestrate immediatamente, nelle quali i rifiuti venivano depositati illecitamente. Più precisamente, la zona è nei pressi dei boschi dell'Alto Varesotto,nelle aree di cantieri edili, sottoposti a vincolo ambientale. Tra i tanti rifiuti, anche 60 tonnellate di residui di asfalto, 30 tonnellate di rottami metallici, diverse cisterne contaminate e decine di resti di automobili. La Finanza di Varese, a seguito di quella che è stata definita "Operazione Valli pulite" , ha fermato cinque uomini, considerati per ora gli unici responsabili, i quali sono subito stati denunciati, ma ad ogni modo le indagini proseguiranno per stabilire se vi siano altre persone coinvolte. Inoltre, cosa più importante da dire, è che l’area contaminata verrà presto messa a bonifica.

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