35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Varese, ragazza ridotta in schiavitù e costretta a prostituirsi: condannati i suoi due aguzzini

Avevano convinto una ragazza diciottenne di origine slava a venire in Italia, attirandola con la promessa di un lavoro. Poi, però, l’avevano ridotta in schiavitù, costringendola a prostituirsi e impedendole di contattare i familiari. I due aguzzini della giovane, un imprenditore italiano e la sua compagna romena, sono stati condannati dalla Corte di Assise di Busto Arsizio a otto anni e sei mesi di reclusione.
A cura di Francesco Loiacono
35 CONDIVISIONI
Immagine

Avevano convinto una ragazza diciottenne di origine slava a venire in Italia, attirandola con la promessa di un lavoro. Poi, però, l'avevano di fatto ridotta in schiavitù, costringendola a prostituirsi e impedendole di contattare i familiari. Adesso i due aguzzini della giovane, un imprenditore italiano e la sua compagna romena, sono stati condannati dalla Corte di Assise di Busto Arsizio. Otto anni e sei mesi di reclusione la pena che dovranno scontare per le accuse di riduzione in schiavitù e induzione e sfruttamento della prostituzione. Una sentenza che rispecchia quanto chiesto dal pubblico ministero Luigi Furno.

La coppia di sfruttatori era stata arrestata nel settembre 2016

La coppia di sfruttatori era stata arrestata il 28 settembre del 2016. Era stata la sorella maggiore della ragazza a far partire le indagini. La polizia di Gallarate aveva scoperto che la diciottenne era costretta a prostituirsi assieme a un'altra donna di origine romena. Le due ricevevano i clienti in un appartamento regolarmente affittato dalla coppia di sfruttatori. Una volta libera dai suoi aguzzini, la diciottenne aveva raccontato agli agenti la sua storia. Era stata attirata con la promessa di un lavoro, ma già durante il viaggio verso Gallarate la coppia aveva preteso la restituzione di un debito di mille euro, corrispondente alle spese sostenute per portarla in Italia. Da qui l'imposizione alla ragazza di un lavoro in un centro massaggi per soli uomini, che si era poi rivelato essere prostituzione. La ragazza era poi costretta a subire altre vessazioni: non poteva contattare i familiari, dormiva su una poltrona e non poteva mai allontanarsi da sola.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views