489 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Vaprio d’Adda, imprenditore vede i ladri in azienda grazie a un’app: li intercetta e spara

Ha visto i ladri entrare nella sua azienda grazie a una app sul telefono, così ha preso la macchina e una pistola ed è corso sul posto. Quando ha intercettato i malviventi in fuga su un furgone non ha esitato a sparare due colpi per metterli in fuga. Ora un imprenditore di 56 anni di Vaprio d’Adda rischia di finire nei guai. I carabinieri gli hanno sequestrato l’arma, detenuta per scopi sportivi, e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.
A cura di Simone Gorla
489 CONDIVISIONI
(Immagini di repertorio)
(Immagini di repertorio)

Si è accorto grazie a un'app sul telefono che i ladri stavano entrando nella sua azienda per rubare. Così un imprenditore di 56 anni è uscito di casa, alle 19.30 di ieri, e si è diretto in auto verso la sede della ditta portando con sé il suo revolver, detenuto per scopi sportivi. Lungo la strada, però, ha incontrato i malviventi che fuggivano a bordo di un furgone e non ha esitato a sparare due colpi nella loro direzione. Ora la sua posizione è al vaglio dell'autorità giudiziaria che dovrà accertare se la reazione sia stata spropositata o rientri nei limiti della legittima difesa.

L'imprenditore ha visto i ladri in diretta con una app

A segnalare il furto in corso all'interno della sua azienda, la Nuova Eurofrigor Srl di Vaprio d'Adda, nel Milanese, è stata una applicazione sul cellulare che gli ha consentito di vedere in diretta le immagini dei malviventi in azione mentre caricavano merce su un furgone. L'imprenditore ha quindi intercettato i ladri su una strada molto stretta, che consente il passaggio di una sola auto. Per fermarli ha sparato due colpi d'avvertimento, costringendoli a continuare la fugga a piedi. Il 56enne è riuscito a recuperare la merce rubata, otto bombole di gas refrigerante del valore di circa 40 mila euro. Dopo oltre un'ora dall'accaduto ha poi avvertito i carabinieri che hanno sequestrato la pistola.

A Vaprio d'Adda il caso del pensionato Francesco Sicignano

Proprio a Vaprio d'Adda il 20 ottobre 2015 il pensionato Francesco Sicignano sparò al 22enne Gjergi Gjoni che si era introdotto in casa sua, uccidendolo. L'anziano fu accusato di omicidio e poi prosciolto con formula piena, il suo caso finì al centro del dibattito politico sulla legittima difesa. Nei giorni scorsi la Regione Lombardia gli ha rimborsato le spese legali per 22 mila euro nell'ambito della legge regionale 17 del 2015 "per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità".

489 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views