Vandalizzato di nuovo il centro della Resistenza: “Gesto eversivo”
Devastato, per la seconda volta in pochi mesi, l'Istituto pedagogico della Resistenza di Milano. Nella notte qualcuno si è intrufolato nella sede di via Anemoni, ha danneggiato la biblioteca e, stando a quanto dice l'Ampi, ha distrutto l'intero archivio informatico. L'istituto era già stato vandalizzato il 23 settembre scorso e i gestori avevano parlato di "atto eversivo riconducibile ad ambienti di estrema destra". La stessa opinione dell'Ampi dopo il gesto di ieri: "Questo atto provocatorio che ha preso di mira un luogo ricco di documenti significativi della Resistenza e dell'antifascismo nazionale e milanese, si richiama, per le sue caratteristiche alla matrice eversiva della estrema destra", ha detto Roberto Cenati, presidente della sezione provinciale dell'Ampi. Da sottolineare che a Milano, nei giorni scorsi, si è svolto il raduno Hammerfest 2015 con centinaia di naziskin arrivati da tutta Europa.
"Alcune persone si sono introdotte all'interno della struttura, forzando la serratura della porta d'ingresso. L'intero archivio informatico dell'Istituto è andato perduto e gravi danni sono stati arrecati alla biblioteca. Anche questa volta – si legge in un comunicato dell'Ampi – la devastazione è avvenuta quasi contemporaneamente a un raduno neofascista svoltosi a Milano. Mentre ci appelliamo alle autorità pubbliche perché sia fatto tutto il possibile per individuare gli autori di questa gravissima provocazione esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza all'Istituto pedagogico della Resistenza".