157 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Vandali nella scuola di cultura popolare a Milano: svastiche e scritte omofobiche

Raid vandalico ieri sera nella scuola popolare di cultura in via Bramantino, alla periferia nord di Milano. Rovesciate e danneggiate le suppellettili, sul muro sono invece apparse scritte e insulti omofobici, oltre a svastiche e richiami a Salvini. Duro il commento dell’assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno: “Questo è il risultato delle politiche di ordine pubblico del Ministro dell’Interno Salvini, a cui, riconoscenti, questi criminali inneggiano”.
A cura di Francesco Loiacono
157 CONDIVISIONI
La scuola vandalizzata (Foto dal profilo Facebook di Filippo Del Corno)
La scuola vandalizzata (Foto dal profilo Facebook di Filippo Del Corno)

Raid vandalico ieri sera nella sede della Scuola di cultura popolare in via Bramantino a Milano. L'associazione, gestita da un collettivo e impegnata anche in progetti in integrazioni per migranti, è stata "visitata" in tarda serata da ignoti, che hanno messo a soqquadro gli interni e vandalizzato le pareti delle varie classi con scritte e insulti vari di matrice omofobica e simboli che richiamano al nazismo, come le svastiche. Tra i vari insulti apparsi sui muri, alcuni dei quali anche con evidenti errori di grammatica, segno di una buona dose di ignoranza, anche alcune che inneggiavano al ministro dell'Interno, come "W Salvini". I vandali hanno devastato l'interno della sede, rovesciando suppellettili e materiali didattici. Duro il commento dell'assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno: "La Scuola di cultura popolare in Via Bramantino, a Milano, ha subito un assalto intimidatorio di vigliacchi fascisti – ha scritto su Facebook – Che hanno lasciato firme anonime, perché sono vigliacchi, ma politicamente perfettamente identificabili. Questo è il risultato delle politiche di ordine pubblico del Ministro dell'Interno Salvini, a cui, riconoscenti, questi criminali inneggiano".

Il commento del sindaco Sala

Più tardi è arrivato anche il commento del sindaco Beppe Sala: "Attaccare una scuola che punta sull'integrazione significa voler ostacolare il futuro del nostro Paese. Non possiamo più tollerare gesti come questo: da milanesi continuiamo a credere in una città aperta, solidale e profondamente democratica", ha scritto su Facebook.

157 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views