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Valmalenco, effettuata l’autopsia sul corpo di Mattia Mingarelli: non ci sarebbero segni di violenza

A tre giorni dal ritrovamento del cadavere di Mattia Mingarelli, è stata effettuata l’autopsia sul corpo del giovane comasco scomparso lo scorso 7 dicembre: secondo le prime informazioni non ci sarebbero segni di violenza. Continuano dunque le indagini da parte degli inquirenti per ricostruire quanto accaduto nelle sue ultime ore di vita.
A cura di Chiara Ammendola
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È stata effettuata ieri dal dottor Paolo Tricomi l'autopsia sul corpo di Mattia Mingarelli, l'agente di commercio scomparso lo scorso 7 dicembre in Valmalenco, ritrovato cadavere il giorno della vigilia di Natale. Secondo le prime informazioni, l'esame, disposto dal sostituto procuratore Antonio Cristillo, non avrebbe evidenziato nessun segno di violenza sul corpo del 30enne comasco. La sua dunque non sarebbe stata una morte violenta ma probabilmente dovuta a cause naturali o a un incidente avvenuto proprio su quelle montagne dove il giovane amava recarsi in compagnia del proprio cane. Si tratta di un primo esame effettuato presso l'ospedale di Sondrio, in tempi rapidissimi come volto dalla Procura: si dovrà comunque attendere alcuni giorni per conoscere i risultati completi.

Nessun segno di violenza sul corpo di Mattia

Mattia Mingarelli dunque non sarebbe stato ucciso, come ipotizzato anche dagli investigatori che non hanno mai escluso alcuna pista, dall'allontanamento volontario fino ad un possibile omicidio. Dell'agente di commercio si erano perse le tracce il giorno prima dell'Immacolata quando, secondo la testimonianza dell'ultima persona ad averlo visto in vita, il gestore del rifugio "Ai Barchi", Mattia si era allontanato proprio dal rifugio dopo aver consumato con lui un aperitivo per andare a fare un'escursione. L'uomo era stato ascoltato come persona informata dei fatti più di una volta dagli stessi carabinieri che dal giorno della scomparsa non avevano mai fermato le ricerche effettuate a più riprese grazie all'aiuto degli uomini del soccorso alpino, dei militari del Sagf della guardia di finanza, dei vigili del fuoco e dei volontari della protezione civile.

Il suo cadavere ritrovato il 24 dicembre

La terribile scoperta del corpo senza vita di Mattia è arrivata nel tardo pomeriggio del 24 dicembre quando un gruppo di sciatori ha avvistato a quota 1800 metri il suo cadavere nella zona sciistica dove per giorni erano andate avanti proprio quelle ricerche, senza però successo. A questo punto saranno le indagini, grazie anche all'esame autoptico, a ricostruire quanto accaduto nelle ultime ore di vita dell'agente di commercio.

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