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Vaccini obbligatori agli asili, a Milano respinti 19 bambini su 33mila: non sono in regola

A Milano sono 19, su un totale di 33mila, i bambini respinti da asili e scuole d’infanzia perché non in regola con le vaccinazioni obbligatorie previste dal decreto Lorenzin. Lo ha comunicato il Comune, spiegando che cercherà un dialogo con le famiglie “no-vax”. In un caso i genitori di un bimbo respinto hanno chiamato i carabinieri, che hanno però solo potuto prendere atto della situazione.
A cura di Francesco Loiacono
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La legge sulle vaccinazioni obbligatorie per i bambini che frequentano asili nido e scuole d'infanzia sembra essere stata correttamente recepita dalla maggioranza delle famiglie milanesi. Secondo i dati diffusi dal Comune, infatti, sono solo 19 – su 33mila – i bambini le cui famiglie, ad oggi, non si sono messe in regola con il cosiddetto decreto Lorenzin. I bimbi, di conseguenza, sono stati respinti dai rispettivi istituti. Una situazione che era già stata prevista da Palazzo Marino (che aveva già annunciato la "tolleranza zero" nei confronti dei piccoli non in regola), ma che ha comunque causato qualche momento di tensione. È accaduto in via Goldoni, dove i genitori di un bambino respinto hanno chiamato i carabinieri. I militari non hanno però potuto fare altro che prendere atto della situazione, mentre i genitori potranno sporgere denuncia, così come già fatto da un'altra coppia a Sesto San Giovanni.

Il Comune cercherà il dialogo con i genitori "no-vax"

Il numero di chi non ha ancora presentato le autocertificazioni o la scheda vaccinale dei propri figli, che testimoniano il rispetto della normativa, è però più alto dei 19 casi segnalati oggi. In totale sarebbero circa il 10 per cento del totale le famiglie non in regola. Secondo l'assessore all'Educazione e vicesindaco, Anna Scavuzzo, in molti casi potrebbe trattarsi di famiglie ancora in vacanza, e che non hanno dunque avuto il tempo di regolarizzarsi. Con le famiglie "no-vax", invece, il Comune cercherà un dialogo e nei prossimi giorni sarà fissato un incontro. Al momento, alle mamme e ai papà che si sono presentati ai cancelli di nidi e scuole materne senza i documenti in regola è stata consegnata una lettera che spiegava loro i motivi per cui i loro figli non hanno potuto sedersi tra i banchi assieme agli altri bambini. Una situazione che naturalmente dovrà essere risolta al più presto.

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