Uomo dorme con i pantaloni abbassati in stazione Centrale a Milano: “Indecente degrado”

Un uomo, probabilmente uno dei tanti immigrati che orbitano intorno alla stazione Centrale di Milano, che dorme con i pantaloni abbassati e il sedere al vento in una delle aiuole nei pressi dello scalo ferroviario. È questa l'ultima foto di denuncia della consigliera comunale di Forza Italia Silvia Sardone, da sempre impegnata – assieme all'ex vicesindaco Riccardo De Corato – a denunciare episodi di degrado che riguardano diverse zone della città.
"Ecco nuove scene di indecente degrado in Stazione Centrale: BIVACCHI DI IMMIGRATI ovunque, per la sinistra questo spettacolo è normale utilizzo delle piazze. Basta con il buonismo, la zona va liberata da delinquenti e clandestini!", ha scritto la Sardone sulla propria pagina Facebook. La foto dell'immigrato è accompagnata da altre due immagini che ritraggono altri immigrati che vivono vicino alla stazione, con i loro giacigli di fortuna e le loro robe stese all'aperto.
Una settimana fa l'accoltellamento del poliziotto da parte di un immigrato
Che la stazione Centrale sia al centro di un problema legato alla sicurezza è sotto gli occhi di tutti, anche del sindaco Beppe Sala, che soprattutto dopo l'ultimo episodio di cronaca – il poliziotto accoltellato una settimana fa dall'immigrato della Guinea Mamadou Saidou Diallo, poi espulso dopo essere stato scarcerato – aveva chiesto un "segnale forte" alla sua giunta, lanciando l'idea di una riqualificazione degli spazi. Riqualificare le zone, rivitalizzare gli spazi facendo diventare via Vittor Pisani una strada della movida – come auspicato dall'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza -, da solo però non può risolvere naturalmente l'altro problema evidente a chi guarda la stazione senza i filtri e le distorsioni della politica: il disagio sociale (e in alcuni casi anche psico-fisico) e la povertà che affliggono chi è costretto a vivere nei pressi della stazione, perché impossibilitato ad andare altrove. Un problema che non riguarda solo Milano, ma anche altre grandi città italiane. E che rendere la stazione un luogo "trendy" non risolverà: semplicemente, sbandati, senzatetto e immigrati senza uno status preciso né documenti si sposteranno probabilmente altrove.