Uomini, single, stranieri e over 40: ecco l’identikit dei senzatetto di Milano
I senzatetto a Milano nel 2014 sono diminuiti del 15 per cento rispetto agli anni precedenti. Lo ha comunicato l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino sulla base delle rilevazioni effettuate dal Comune. Nessun tono trionfalistico, ovviamente: le persone senza fissa dimora sono 2.263. Ma il dato evidenziato da una sorta di "censimento" effettuato nell'ambito del Piano per i senzatetto avviato a novembre, rivela una importante inversione di tendenza. "Sappiamo bene quanto sia difficile leggere in modo indiscutibile il fenomeno dei senza dimora – dice l'assessore Majorino -. In noi inoltre non vi è nessun tipo di trionfalismo. Dietro la flessione del numero dei senzatetto ci sono certamente sicuramente svariate cause. Tuttavia non possiamo non registrare con soddisfazione il fatto che per la prima volta si registri un'indubbia inversione di tendenza".
Il numero di senzatetto individuati, frutto del monitoraggio svolto da Comune e Terzo Settore, è ritenuto attendibile anche a fronte di una forte identificazione "personale" dei soggetti monitorati. Per ogni cittadino ancora presente in strada si è infatti disposta una sorta di identificazione, capace di comprendere se si trattasse sempre dello "stesso" senza dimora. Il Centro aiuto della stazione Centrale, oltre a fornire il numero dei senzatetto effettivamente ospitati, ha inoltre individuato la localizzazione di tutti coloro che, noti ai servizi, dormono per strada. Ne è nata una mappa, dalla quale emerge una maggiore concentrazione nelle aree centrali e semiperiferiche della città, con particolare presenza nei dintorni delle stazioni ferroviarie.
Chi sono i senzatetto milanesi
I senzatetto milanesi si dividono in 1.766 (1.545 uomini e 221 donne) accolti nelle strutture e 497 che continuano a vivere per strada. Per l’87 per cento sono uomini e per il 13 per cento donne. Un dato che ha subito delle variazioni significative nell’ultimo anno e vede un significativo aumento della componente femminile tra le persone senza fissa dimora: l’anno scorso le donne erano l’8 per cento. Il lavoro del Comune e del terzo settore ha permesso di ricostruire una sorta di identikit dei senzatetto milanesi, persone dietro le quali a volte si nascondono storie particolarmente toccanti, come quella di Andrea, ragazzo di 28 anni costretto a dormire sotto i portici di San Babila nonostante una laurea in giurisprudenza e un diploma al conservatorio.
Andrea appartiene a quel 16,1 per cento di senzatetto tra i 19 e i 29 anni. La maggior parte, però, è over 40: il 28,2 per centro ha tra i 40 e i 49 anni, il 23 per cento tra i 50 e i 59 e il 13,4 per cento più di 60 anni. Complessivamente, un senzatetto su due ha un’età tra i 40 e i 60 anni. Rispetto agli ultimi tre anni sono diminuite le fasce tra i 18 e 29 e i 30 e i 39 anni (18,3 per centro), a fronte di un aumento delle fasce più anziane.
Guardando allo stato civile il 75 per cento degli uomini e l’80 per cento delle donne sono single. Tra gli uomini i coniugati sono il 24 per cento, mentre nella componente single rientrano anche il 15 per cento di separati o divorziati e il 2 per cento di vedovi e un 58 per cento di persone celibi. Nel caso delle donne il 37 per cento è nubile, il 20 per cento coniugata, il 24 per cento divorziata o separata e il 17 per cento vedova.
Rispetto alla nazionalità i senzatetto sono per due terzi stranieri. Gli italiani sono il 28 per cento, un dato in crescita rispetto agli anni passati. E tra gli italiani, le donne hanno una presenza percentuale maggiore rispetto alle straniere: 9 per cento contro il 7 per cento delle straniere. Solo il 12 per cento dei senzatetto dichiara di avere un reddito, e soltanto 1 su due ha una residenza a Milano. Nella quasi totalità si tratta di residenze in abitazioni ormai abbandonate. Circa il 22 per cento sono residenti fuori Milano (Lombardia 10,2 per cento e Italia 11,9 per cento) mentre il 28 per cento circa è privo di residenza: molti l’hanno persa a seguito del censimento anagrafico o in quanto residenza “fittizia” poi scaduta.
Il 91 per cento dei senzatetto che dormono per strada sono uomini
Tra i senzatetto ci sono 497 persone che rifiutano l'offerta di dormitori, e preferiscono dormire per strada. Il 91 per cento sono uomini e il 9 per cento sono donne (si trovano per strada insieme al compagno e o amiche e amici). L’80 per cento ha rifiutato la sistemazione in un dormitorio e il 20 per cento ha problemi di salute fisica, disagio mentale e dipendenza da alcol o sostanze stupefacenti. Riguardo all’età il 38 per cento ha tra i 40 e i 50 anni; il 26 per cento tra i 18 e i 26 anni, il 18 per cento tra i 30 e i 40 anni e più di 50 anni. Il 30 per cento sono italiani. Proprio per tutti quelli che vogliono continuare a dormire in strada, Fondazione Progetto Arca ha presentato il kit antifreddo che sarà consegnato ai senzatetto a gennaio e febbraio. Si tratta di 2.100 scaldamani, 1.400 scaldapiedi, 1.400 scaldacorpo, 4.900 coperte isotermiche e 500 Kit igienico sanitari. La Fondazione ricorda inoltre che, fino al primo febbraio, è possibile donare 2 euro con l'sms solidale al numero 45506, per aiutare nel suo impegno quotidiano di offerta di pasti caldi e posti letto alle persone senza dimora.
Majorino: "Nei prossimi giorni 2.700 posti letto"
Nonostante il censimento abbia indicato una diminuzione del numero dei senzatetto a Milano, l'assessore Majorino non si fida: "Pur mettendo già oggi a disposizione più di 2.500 posti per i senzatetto e profughi nei prossimi giorni raggiungeremo, come lo scorso inverno, solo considerando i primi, 2.700. Questo perché da una parte vogliamo non farci tradire dal dato sin qui registrato, dall’altro sappiamo che l’assenza di strutture d’accoglienza in Lombardia può far crescere i numeri del bisogno” – ha detto l'assessore Majorino -. Insistiamo dunque sul doppio binario che ci ha consentito di creare un sistema unico in Italia che da oggi si fonda anche sulla prima mappa condivisa del posizionamento prevalente dei senzatetto in città. Accoglienza nei centri e assistenza grazie alle unità mobili verso gli ‘irriducibili’ che rifiutano le nostre proposte. Inoltre proseguiamo con le azioni di sostegno al reddito contro le povertà che hanno visto il Comune impiegare 102 milioni di euro dal 2011 ad oggi”.
Il piano invernale per i senzatetto del Comune prevede 3 unità di Pronto intervento sociale, 7 centri diurni, 4 unità mobili sui mezzi pubblici, 2 unità mobili sanitarie e 16 unità mobili notturne per il monitoraggio su sei aree della città. Il Centro aiuto presso la stazione Centrale resta aperto tutti i giorni con orario prolungato dalle 8.30 alle 24 (il sabato e la domenica dalle 9).Restano attivi anche tutti i numero per le segnalazioni dei cittadini: 02/88447643 – 02/88447646 – 02/88447647 – 02/88447648 – 02/88447649.