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Un’ora per sbarcare da un aereo all’aeroporto di Malpensa: donna disabile chiama la polizia

Una donna disabile ha dovuto attendere un’ora per poter sbarcare da un aereo atterrato all’aeroporto di Malpensa. Il motivo, secondo quanto comunicato dalla Sea, società che gestisce lo scalo, è che la sua compagnia aerea, come altre due di due voli precedenti, si erano dimenticate di richiedere per tempo di dover usufruire del servizio di trasporto disabili. Queste dimenticanze hanno provocato ritardi a catena nelle operazioni di sbarco.
A cura di Francesco Loiacono
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Era atterrata all'aeroporto di Malpensa dopo un lungo volo da Freeport, nelle Bahamas. Ma l'attesa per poter finalmente sbarcare in Italia è stata quasi altrettanto lunga, e sicuramente molto più irritante. Protagonista della disavventura una donna disabile di Verona, che era stata in vacanza alle Bahamas col marito e il figlio e ha dovuto attendere un'ora per poter uscire dall'aereo. Alla base di questo ritardo una catena di errori imputabili, a detta di Sea (la società che gestisce lo scalo varesino) alle compagnie aeree. Non solo quella che ha riportato in Italia la famiglia della donna disabile, che a quanto pare non aveva comunicato per tempo la necessità di usufruire del servizio per il trasporto disabili. Oltre a questa dimenticanza, difatti, pare che ce ne siano state altre due, imputabili ai due voli atterrati a Malpensa prima di quello della signora veronese. Anche in questi casi, infatti, le compagnie aeree si erano dimenticate di comunicare la necessità del servizio di trasporto disabili, provocando così ritardi a catena nelle operazioni. La donna, atterrata per ultima, ha così "scontato" tutti i precedenti ritardi accumulati: quando l'attesa si è protratta troppo oltre ha però richiesto l'intervento della polizia per denunciare l'accaduto. Non si sa se darà corso alla sua denuncia: nel frattempo sono arrivate le scuse della società Sea, che ha poi chiarito qual è stata la causa dei ritardi.

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