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Università Statale: stop ai test di ammissione dopo il no del Tar al numero chiuso

Dopo la decisione di ieri del Tar del Lazio, che aveva accolto un ricorso dell’Unione degli universitari (Udu) contro l’introduzione del numero chiuso a determinati corsi di laurea, l’Università Statale di Milano ha deciso di sospendere i test di ammissione ad alcuni corsi di laurea umanistici. L’ateneo farà ricorso al Consiglio di Stato.
A cura di Francesco Loiacono
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Niente test di ammissione ai corsi di laurea umanistici dell'Università Statale di Milano. Dopo la decisione di ieri del Tar del Lazio, che aveva accolto un ricorso dell'Unione degli universitari (Udu) contro l'introduzione del numero chiuso a determinati corsi di laurea, l'ateneo milanese di via Festa del Perdono ha deciso di sospendere i test di ingresso ai seguenti corsi: Filosofia, Lettere, Lingue e Letterature straniere, Scienze dei beni culturali, Scienze umane dell'ambiente, del territorio e del paesaggio, Storia.

Si tratta di una decisione quasi inevitabile dopo l'accoglimento del ricorso da parte del tribunale amministrativo, che aveva ravvisato “vizi formali e sostanziali, mancando di fatto sia una maggioranza vera che il rispetto della normativa nazionale, prima su tutte la legge 264/99”, nella delibera che era stata votata (tra mille polemiche) lo scorso maggio dal Senato accademico.

Perché era stato introdotto il numero chiuso

L'ateneo aveva deciso di introdurre il numero chiuso ad alcuni corsi di laurea umanistici per via sia dell'elevato numero di studenti iscritti, e sia dei nuovi vincoli più stringenti decisi dal ministero dell'Istruzione, università e ricerca per l'attribuzione di insegnanti a ciascun corso. Criteri legati alla numerosità degli stessi corsi che prevedevano dunque un aumento di docenti per le Facoltà più gettonate, ma che si scontravano contro i bilanci e le risorse economiche dell'ateneo.

L'introduzione del numero chiuso secondo l'Udu avrebbe rappresentato "un danno per il diritto allo studio di migliaia di studenti che volevano scegliere liberamente il corso del loro futuro". E difatti, stando ad alcuni dati sulle iscrizioni ad alcuni corsi di laurea, tra cui Lingue, Beni culturali e Lettere, gli studenti che avrebbero rischiato di essere esclusi dal corso di studi prescelto sarebbero stati migliaia: al test per accedere a Beni culturali e Lettere si erano iscritti già cinquemila studenti per 3.200 posti disponibili, mentre per Lingue erano mille le aspiranti matricole, per 650 posti effettivi.

L'ateneo ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato

La sospensione dei test di ammissione è comunque solo la prima mossa dell'Università Statale. La battaglia sull'introduzione del numero chiuso continua: il rettore dell'ateneo, Gianluca Vago, in un incontro con la stampa che si è tenuto nel rettorato dell'università ha infatti annunciato che la Statale ricorrerà al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio.

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