Università, la Bocconi è seconda in Italia tra le private: Statale di Milano solo 17esima

L'università Bocconi di Milano non è più la migliore d'Italia tra le non statali. È quanto emerge dalla nuova classifica redatta dal Sole 24Ore, che certifica la perdita del primato della Bocconi, sorpassata dalla Luiss "Guido Carli" di Roma. Il podio delle università private reca comunque una forte impronta "milanese": oltre al secondo posto della Bocconi al terzo si trova infatti l'Università San Raffaele (stabile rispetto allo scorso anno), mentre nella top ten, al nono posto (stabile) compare lo Iulm.
La classifica delle migliori università private
- Luiss "Guido Carli" – Roma
- Bocconi – Milano
- San Raffaele – Milano
- Libera università – Bolzano
- Campus Bio-medico – Roma
- Liuc – Castellanza (Varese)
- Cattolica del Sacro cuore – varie sedi
- Valle D'Aosta
- Iulm – Milano
- Suor Orsola Benincasa – Napoli
Il capoluogo lombardo è invece fuori dal podio per quanto riguarda le università statali. La classifica in questo caso è guidata dall'ateneo di Verona, seguito da Trento e Bologna. Al quarto posto si trova il Politecnico di Milano, mentre al quinto l'università Bicocca. Mentre per il Politecnico si tratta di una conferma rispetto allo scorso anno, la seconda università milanese (dopo la Statale) migliora di una posizione la propria classifica relativa al 2016. Perde invece due posizioni proprio la Statale, che nel ranking stilato dal Sole 24Ore si situa al 17esimo posto.
La classifica delle migliori università statali
- Verona
- Trento
- Bologna
- Politecnico di Milano
- Bicocca (Milano)
- Padova
- Politecnico di Torino
- Siena
- Ca' Foscari (Venezia)
- Piemonte orientale
Gli indicatori analizzati per la classifica
La classifica redatta tiene conto di 12 indicatori, divisi in due grandi ambiti. I primi nove misurano la qualità dell'attività didattica degli atenei sulla base di parametri quali la solidità della struttura dei docenti, la capacità di garantire puntualità negli studi, collegamenti internazionali ed esperienze lavorative durante il corso di laurea. Gli ultimi tre misurano invece i risultati delle università nel campo della ricerca: la produzione scientifica, i dottorati e la capacità di attrarre finanziamenti esterni per i propri progetti.