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Università di Brescia, il rettore indagato per l’incarico all’ex segretaria della Gelmini

Il rettore dell’Università di Brescia, Sergio Pecorelli, è indagato per abuso d’ufficio per presunte irregolarità in un concorso vinto dalla ex segretaria di Mariastella Gelmini, Elisa Gregorini. Oltre a Gregorelli sono indagati anche alcuni membri della commissione valutatrice. Pecorelli è stato sospeso dalla presidenza dell’Aifa una settimana fa per presunti conflitti di interesse.
A cura di Francesco Loiacono
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Perquisizioni della guardia di finanza nell'Ateneo di Brescia e nuova bufera giudiziaria sul rettore Sergio Pecorelli, già sospeso una settimana fa dalla carica di presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per un presunto conflitto d’interesse. Pecorelli e i membri di una commissione di un concorso sono infatti indagati dalla procura di Brescia in merito all'assegnazione di un incarico a Elisa Gregorini, ex segretaria di Mariastella Gelmini quando la coordinatrice regionale lombarda di Forza Italia era ministro.

Irregolarità nella procedura di selezione

L'ipotesi di reato è abuso d'ufficio, e si riferisce a un incarico della durata di 24 mesi a 30mila euro lordi annui che è stato assegnato alla Gregorini dopo un concorso. Secondo la procura, nel processo di selezione sarebbero emerse delle irregolarità, soprattutto per quanto riguarda il mancato rispetto dei requisiti da parte della candidata. Inoltre, la Gregorini non sarebbe stata impiegata per le finalità previste dal concorso vinto, ma in sostanza avrebbe svolto semplici funzioni di segretaria.

Il progetto finito nel mirino della procura, dopo un esposto anonimo partito lo scorso febbraio, riguardava "lo sviluppo e il consolidamento di relazioni pubbliche internazionali" dell'Ateneo per promuovere alcuni accordi di collaborazione dell'Università. La Gregorini secondo gli inquirenti non avrebbe quei profili di alta qualificazione, autonomia ed eccezionalità, che giustificano il ricorso a figure esterne all'Università.

Le perquisizioni dei militari della Guardia di Finanza di Brescia hanno riguardato "alcuni esponenti apicali dell’Ateneo, il presidente della commissione giudicatrice nominata e il candidato risultato vincitore", come comunicato dalle Fiamme gialle. La Gregorini è già impiegato con un analogo contratto di consulenza anche presso l'Aifa.

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