Ultimo giorno di ricerche per la bambina scomparsa a Serle, il papà: “Viva o morta, la voglio ritrovare”
Sono ore intense quelle vissute dai soccorritori al lavoro dallo scorso giovedì sull'altopiano di Cariadeghe, nel territorio comunale di Serle, nel Bresciano. Oggi è scattata la sesta giornata di ricerche per trovare Iushra, la bambina autistica di 12 anni scomparsa giovedì mattina mentre era in gita con altri bambini e gli educatori di un'associazione. La ragazzina sembra essere svanita nel nulla: per cercarla si sono mobilitate circa 300 persone con l'ausilio di un elicottero, dei nuclei cinofili e di droni muniti di telecamere termiche. Non c'è traccia di Iushra in superficie: e il timore dei soccorritori è quindi che la ragazzina abbia trovato riparo – o nella peggiore delle ipotesi sia caduta – in una delle tante grotte presenti nella zona. Per questo già da giorni sono al lavoro anche delle squadre di speleologi, che hanno esplorato alcune delle cavità naturali, senza però alcun esito. Oltre ai metodi tradizionali, si è provato anche con quelli meno ortodossi: si è verificata la segnalazione di una veggente di Roma, che aveva indicato ai soccorritori di controllare un preciso luogo, dove però non si trovava nessuno. E si è provato anche ad attirare Iushra – che tende a fuggire e nascondersi dalle altre persone – con fasci luminosi e diffondendo le note di una canzone che il padre le cantava.
Il prefetto di Brescia, che ha continuato a ripetere che si cerca una persona viva, aveva fissato a oggi il termine per le ricerche a tappeto della ragazzina. Alle 12, al municipio di Serle, si terrà una riunione per capire come andare avanti a partire da domani. Il padre della ragazzina, Mdliton Gazi, che non ha mai abbandonato la zona delle ricerche, col passare dei giorni inizia a perdere la speranza, anche se resta determinato: "Non me ne vado finché la mia bambina non verrà ritrovata, viva o morta che sia – ha detto l'uomo al quotidiano "Bresciatoday" – Ci vorranno giorni, o settimane non m'interessa. Non posso vivere con questo peso, con questo dubbio. Anche fosse già morta, merita di essere salutata per l'ultima volta".